Rob Halford: Voce  
Glenn Tipton: Chitarra 
K.K.Downing: Chitarra 
Ian Hill: Basso 
Dave Holland: Batteria 

Tracklist:
1) The Hellion; 2) Electric Eye;3) Riding On The Wind; 4) Bloodstone; 5) Take (These) Chains; 6) Pain And Pleasure; 7) Screaming For Vengeance; 8) You're Got Another Thing Coming; 9)Fever; 10) Devil's Child; 11) Prisoner Of Your Eyes (Bonus Track); 12) Devil's Child (Live)

I Priest cambiano batterista nel 1980, scaricando Les Binks (con il quale avevano inciso ottimi dischi come "Stained Class", "Killing Machine" e il live giapponese "Unleashed In The East"), e assumendo l'ex Trapeze Dave Holland, meno dotato tecnicamente, ma dalle elevatissime doti compositive e che ha molta più intesa con i nuovi compagni, che ha modo di mettere alla prova nel bellissimo "British Steel" (1980 e in "Point Of Entry",1981), che consolida il suono mostrato nel predecessore. In questo lavoro, datato 1982, i Priest sono al massimo della forma, e presentano un disco in grado di competere con il precedente "Sad Wings Of Destiny" (1976) per divenire il miglior disco sfornato fino ad allora dalla band di Glasgow, e che verrà superato solo da "Painkiller" (1990). L'apertura è per "The Hellion - Electric Eye", con l'inquietante introduzione di "The Hellion", che fa da apripista alla grandiosa "Electric Eye", classico pezzo della tradizione Heavy Metal, che non poggia sugli acuti di Halford, ma su azzeccate armonie vocali, su un imperioso riff, un grande assolo e su un'ispirata sezione ritmica, per proseguire con "Riding On The Wind", introdotta da una grande rullata di Dave Holland, per proseguire con un sound indurito rispetto ad "Electric Eye", con un riff più duro, la sezione ritmica più prepotente e Halford scatenato tra un acuto e l'altro, tutto senza perdere l'importante componente melodica.
In quarta posizione prende posto "Bloodstone", in cui la componente melodica è abbastanza accentuata, per produrre l'ennesima canzone simbolo dell'heavy metal, con i soliti collaudati elementi, che non perdono efficacia: un grandioso riff, una buona sezione ritmica, un grande assolo, e vocalizzi di Halford in stato di grazia. La numero cinque è una pseudo ballad, che prende nome "Take (These) Chains", più lenta delle altre, in un crescendo che le giova, per un ritornello che trasmette adrenalina allo stato puro, che viene poi sostituito da una cavalcata sulla chitarra elettrica di Glenn Tipton, per uno degli assoli più belli della sua carriera. Si continua con "Pain And Pleasure" e la title track "Screaming For Vengeance", che risultano di una spanna sotto i primi cinque pezzi, per ritornare al massimo con "You're Got Another Thing Coming", ennesimo classico di un gruppo al massimo della forma, che in questo pezzo fa sentire le radici NWBOHM, per passare a "Fever" e alla grande "Devil's Child", che nella versione originale ha il compito di chiudere il disco.

Quando viene ristampato vengono aggiunte due tracce Bonus, e cioè la versione live di "Devil's Child", e la meravigliosa "Prisoner Of Your Eyes", un semi ballata portata avanti lentamente, in cui hanno il colpo di genio di inserire piccoli tratti in crescendo, con una coordinazione perfetta tra la sezione ritmica di basso e batteria e la voce di un grandioso Halford, con le chitarre a disegnare meravigliose armonie, inaspettatamente più leggere del solito, per poi distinguere quella di Tipton in assoli letteralmente commoventi, per concludere il disco come meglio non si potrebbe, anche se non si capisce perchè questo straordinario pezzo non venne inserito nella versione originale. Il disco diventa "il disco che tutti i fan dell'heavy dovrebbero possedere e conoscere a memoria", insieme a pochi altri dischi, come i primi degli Iron Maiden, e altri degli stessi Judas Priest; personalmente posso dire che rappresenterebbe il perfetto quartetto heavy, insieme a "Painkiller" (1990), degli stessi Priest, e i primi tre degli Iron Maiden, e cioè "Iron Maiden" (1980), "Killers" (1981) e "The Number Of The Beast" (1982). I Priest realizzeranno in seguito buoni dischi come "Defenders Of The Faith" (1984), "Priest...Live!" (1987), il capolavoro "Painkiller" (1990) e il più recente "Angel Of Retribution" (2005).

Carico i commenti...  con calma