Nel 1970, il chitarrista Steve Hillage dà vita ai Khan, una band inglese della Canterbury Scene, caratterizzata da un forte impulso sperimentale e psichedelico, con chiare influenze rock e jazz.

Dopo alcune modifiche alla formazione, viene reclutato il tastierista Dave Stewart, vecchio amico e compagno di Hillage negli Uriel, altra band con caratteristiche simili ai Khan; esperienza, questa, che si rivela determinante sia per la crescita musicale, che per affiatamento che ne deriva. Nel 1972, per l’etichetta Decca/Deram, i Khan pubblicarono "Space Shanty", ispiratissimo album che sarebbe riduttivo definire semplicemente capolavoro.

"Space Shanty" apre l’album con molta determinazione, chiarendo fin da subito che non si tratta di un prodotto commerciale, né di ostentazione tecnica fine a se stessa. Dopo un breve intro, chitarra e tastiera offrono ognuna la propria interpretazione del tema principale. Di seguito, improvvisi cambi di umore, pilotati da soluzioni ritmiche veloci ed incalzanti, ci accompagnano attraverso questo primo capitolo di un viaggio introspettivo e visionario, che con notevole realismo rappresenta sensazioni non sempre positive.

Ora è la volta di "Stranded", che appare quasi come una dolce supplica, una preghiera. L’atmosfera è sospesa ed impalpabile. L’accorato canto dei primi tre minuti, lascia presto spazio ad un caleidoscopico multicromatismo di sonorità a tratti esotiche, rigorosamente guidate dal tessuto armonico filato dalle liquide tastiere di Stewart che introducono e supportano eccellentemente le insolite soluzioni soliste di Hillage, che esprime con estrema efficacia, maturità ed eleganza ogni sfumatura emotiva. Con un lento scomparire dentro sé stesso, il brano termina evocando l’immagine della discrezione, come a dire “attendo in disparte una tua mossa”.

"Mixed Up Man Of The Mountain" è una perfetta fotografia della Canterbury Scene, delle sue tipiche sonorità, del dinamismo prorompente e dell’abuso di LSD! Narra, infatti, delle percezioni alterate, attraverso cui sperimentare punti di vista alternativi ed essere messi a parte di alcuni segreti. Termina con lo scemare degli effetti.

A maggior ragione, in "Drawing To Amsterdam" regna un’atmosfera canterburiana ed allucinata nella descrizione di un viaggio tanto reale, quanto mentale. L’impronta è chiaramente jazz, trasfigurato ed arricchito da colorazioni, visioni ed irregolarità sonore che progressivamente plasmano un sound deciso ed originale.

"Stargazer" si apre con un intreccio di melodie perfide, esoteriche e demoniache, aventi un timbro plastico ed asettico. Riprende le migliori intuizioni dei King Crimson e ne offre una in più ai successivi sviluppatori del genere. Sconfina presto nell’isteria espressiva, tipica dello Space Rock. Il ritmo è pregevolmente sincopato ed esplode in un solo di chitarra da brivido, per poi riprendere il tema isterico che si fonde con quello plastico in alcuni interessanti cambi di tonalità.

Questo istruttivo viaggio si conclude con "Hollow Stone", composizione epica sorretta da un sound rilassante e surreale che sembra provenire dall’infinito spazio siderale, tema sviscerato anche da un testo sorprendente.

Buon ascolto.


Tracklist: 

1. Space Shanty — 8:59
http://www.youtube.com/watch?v=LKnf9OUUMas

2. Stranded — 6:35
http://www.youtube.com/watch?v=7Hh9Fv1um-E&NR=1

3. Mixed Up Man of the Mountains — 7:14
http://www.youtube.com/watch?v=lG1CF7Tw_0w

4. Driving to Amsterdam — 9:22
http://www.youtube.com/watch?v=3NpyVZCDv_k

5. Stargazers — 5:32
http://www.youtube.com/watch?v=2g8KqR9PbEw

6. Hollow Stone — 8:16
http://www.youtube.com/watch?v=c_npehWmvfc


Total time 46:09

Elenco tracce testi e samples

01   Space Shanty (09:01)

02   Stranded / Effervescant Psychonovelty No. 5 (06:35)

03   Mixed Up Man of the Mountains (07:15)

Looking at the ground
I'm crying for the sky
I know I can't hope to go
Where I can't be found
But when I close my eyes
I start to fly

The sun burns down on me
I'm praying he'll take me away
So very much higher
Than the peaks above me
I open myself, my spirit is free
And I start to fly

As a lead upon the breeze
Higher than the chains of mortal man
Surrounded by the wonders of a life I saw but never knew
Revealed the hazy secrets of the mountain man
But soon as I am here I have to go

04   Driving to Amsterdam (09:23)

We look ahead for miles down our avenue of light
We motor past the airport in the flatness of the night
Its fairy beads reflected in the shining of your eye

Can it be that there's so many
That have been through this whole scene before?
Staring at the ground, for I knew not what to do
I turned full around and found myself in you

The water looks so placid to deny that it's a threat
Our weary faces smiling with the energy that's left
Your flowing now has reached me and I feel I've got to stay

There's no need for a reason
We switched off our thinking hours ago
Staring at the ground, for I knew not what to do
I turned full around and found myself in you

Still we're driving onward, moving steady as a plane
Moonbug cars flash past us as we head the other way
Across the dyke of worry to a Nederlander dream

Now the morning opens slowly
On what seems a very special day
Staring at the ground, for I knew not what to do
I turned full around and found myself in you

05   Stargazers (05:33)

06   Hollow Stone / Escape of the Space Pirates (08:19)

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Altre recensioni

Di  GATTINATOR

 "Space Shanty è un progetto ambizioso del 1972 dove Hillage domina la chitarra in riff spaziali e blues."

 "Struggente, fantastica, da sogno! L'alba del giorno, in cui la voce sale sempre più in alto fino a un interludio meraviglioso e fiabesco."