Kikagaku Moyo, folletti, spiritelli, si aggirano felici nei boschi incantati del Giappone e sognano.
Sognano musica. Musica che profuma di colori, profuma di natura e libertà.
Sognano musica che fa sognare, che incanta , fuori dal tempo e senza confini.
Sognano spiriti affini che negli anni 60/70 volavano liberi nelle campagne Inglesi, nelle West Coast Americana , a centinaia di metri sopra la terra Tedesca. Sogni già vissuti da altre menti aperte del passato ma che attraverso il loro puro sguardo appaiono freschi, suscitano meraviglia, inebriano fatalmente .
Sognano girotondi folk sospesi nelle acide gocce di rugiada mattutina che imperla verdi paesaggi molto lontani dai loro fatati boschi
Sognano incensi che profumano di California e improvvise scariche elettriche che senza traumi aprono scenari in una Germania freak che assapora infusi motorik psycho funky .
Sognano arcobaleni di suoni che abbracciano esotismi orientali e polveri blues occidentali .
Sognano esoterici riti con leggendarie entità che osarono spingersi fino ai cancelli del cosmo .
Sognano dolci nenie davanti ad un falò accompagnati dai suoni delle creature della natura , sommessamente per paura di un improvviso risveglio.
Kikagaku Moyo sognano e noi sogniamo con loro
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