I Kiss sono sempre stati una band camaleontica, dal rock puro e diretto dei primi album sono passati alle pompose canzoni di "Destroyer" fino a toccare con quest'album la pop music e la disco. Colpo basso nei confronti dei fan ? Forse ma l'album a me convince, è piacevole all'ascolto, è quasi un album easy listening da ascoltare cosi tutto d'un fiato mentre si è affaccendati, è semplice, non richiede particolari attenzioni nell'ascoltarlo.
Un album easy e piacevole. La prima track è ormai famosissima, ballata ancora oggi nelle discoteche di mezzo mondo, stiamo parlando naturalmente di "I Was Made For Lovin' You Baby", giro di basso iniziale che ci accompagna per tutta la canzone, ritmo di batteria semplice e continuo, chitarra che sfigura sia nei riff che nell'assolo, ma nonostante questo la canzone si rivela una bomba (è forse il pezzo più conosciuto e aggiungerei purtroppo più commerciale della band), la voce altissima dello Starchild e l'orecchiabilità di questo pezzo entrano subito in testa, ci si trova a canticchiarlo per tutta la giornata, brano che viene scritto dal Re Mida del rock Desmond Child si rivela un pezzo più da Hit Parade che da "raduno rock" ma in fin dei conti come dicevo prima, chi ascolta quest'album non cerca canzoni tecnicissime o magari status symbol della musica rock, chi ascolta "Dynasty" cerca semplicemente uno svago e una canzone carina e orecchiabile come questa può rappresentare benissimo un'album come questo, per concludere lo definirei un pezzo carino, melodico ma niente di più. Subito dopo passiamo alla cover Rollingstoniana "2.000 Man", Paul Stanley passa il testimone a Ace Frehley che confeziona come al suo solito un buon risultato, la cover è ben riuscita, la canzone è particolarmente piacevole, la voce di Ace Frehley secondo me è quella che tra i quattro Kiss si adatta meglio al brano, naturalmente nelle mani degli Stones questo pezzo è tutt'altra cosa, ma non mi sento di bocciare la seconda track di "Dynasty", è una canzone da ascoltare, se non altro per vedere un brano conosciutissimo degli Stones (ricordiamo contenuto nell'album "Their Satanic Majesty Request") in una chiave diversa.
Andiamo avanti e ci ritroviamo di fronte alla canzone di quest'album che più mi da i brividi, stiamo parlando di una delle magie uscite fuori dalle mani del mago Paul Stanley, cioè "Sure Know Something", ballata dai toni rock-pop piacevole, rilassante ed emozionante, i riff di chitarra addolciscono questo brano e Gene col suo basso piazza un giro perfetto che si adatta nel migliore dei modi a questa track, la batteria con il suo ritmo lento migliora ancora di più questa canzone cosi orecchiabile e melodica, per non parlare poi della splendida performance vocale di Paul, questa song è sicuramente la migliore di tutto l' album, cosi piacevole, una delle migliori dei Kiss. Ora è il turno del Catman, la canzone è "Dirty Livin'" ed è una piccola perla di quest' album, il brano parla di una vita "sporca", tra il traffico e la droga, ed è propio questa la sensazione che fa provare la canzone, quella di trovarsi tra i fumi di una metropoli, comunque a parte le sensazioni che il brano suscita che sono totalmente soggettive ci troviamo di fronte a un buon lavoro, la chitarra elettrica confeziona un'assolo davvero bellissimo ed è una presenza continua a costante per tutta la durata del pezzo, il basso con la sua base dura e rumorosa si lega al semplice ritmo di batteria e la voce rauca e di Peter Criss sembra essere stata creata apposta per questo pezzo, un mix unico, che si adatta perfettamente a Dirty Livin' che mi sentirei di promuovere, ma ora andiamo avanti per arrivare a "Charisma", dove chitarra e basso vanno di pari passo quasi come in "duetto", a parte questo comunque la canzone si rivela abbastanza pacchiana e Simmons alla voce non convince, a parte un ritornello abbastanza carino la canzone non desta alcuna attenzione, non si distingue dalle altre, rimane una presenza quasi riempitiva all'interno dell'album, di "Charisma" se ne poteva fare a meno, come si può fare a meno dell'assolo di chitarra in questo brano, infatti il solo si rivela abbastanza scontato e noioso.
Il prossimo brano è "Magic Touch", canzone che per certi versi, nonostante rimanga sempre pop-rock è più facile accostare a lavori successivi come "Crazy Nights" che a "Dynasty" stesso, ma a parte questo la canzone al contrario della precedente è veramente piacevole, i cori e il ritornello la rendono un pezzo veramente carino, l'unico neo sono le chitarre troppo forti e che a mio parere dovevano essere meno dure e meno distorte in un brano come questo, ora piccolo rullo di tamburi e ci apprestiamo ad ascoltare un brano abbastanza rock in confronto al resto di "Dynasty", naturalmente firmato Space Ace, questa è "Hard Times", per Hard Times vale in un certo senso il discorso di "Charisma", una canzone senza infamia ne lode della quale si poteva fare a meno, ma in fin dei conti si presenta per ciò che è, una semplice canzone da ascoltare cosi di sfuggita, magari mentre si è in macchina, personalmente però preferisco di gran lunga questa canzone a "Charisma", forse perchè più rock, forse perchè sono un Frehliano convinto, non so ma è il momento di ascoltare il prossimo brano, questa è "X - Ray Eyes" di Simmons ed è il pezzo più inutile, decadente e pacchiano dell'intero cd, annoia parecchio, un pezzo scontato, di quelli "riempitivi" che i Kiss hanno spesso inserito nei propri album, non spreco altre parole per questo brano alquanto bruttino e vado a sentire l'ultimo pezzo, "Save Your Love" di Ace Frehley, anche questo brano non convince più di tanto, canzone che non brilla, ritornello quasi "marziale" con quei cori cosi ripetitivi, questo brano non chiude certo in bellezza l'album, un ennesimo pezzo di quelli che io definisco riempitivi, peccato perchè Ace aveva raramente mancato bersaglio.
Insomma per concludere ribadisco il mio pensiero, non credete che acquistando quest'album vi troverete davanti a un capolavoro dei Kiss o del rock, non parliamo di "Love Gun" o di "Kiss" (il cd omonimo del 1974), è un album senza infamia ne lode, un cd di cui si può fare tranquillamente a meno senza sensi di colpa, questi sono quei cd che non mi sento di buttare alla spazzatura e che ascolto volentieri magari mentre sono affaccendato, non è nulla di che, orecchiabile e ruffiano come i Kiss ci hanno sempre abituato, un cd carino, una cosa cosi nulla di più.
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