"Elementi" e' l'unico album delle Orme senza recensione sul sito, vediamo di porgli rapidamente e brevemente rimedio.
Innanzitutto la copertina, si tratta di una azzeccata interpretazione da parte di Paul Whitehead dei quattro elementi.
Rispetto all'album precedente (il piacevole "Il fiume") si presenta musicalmente piu' dinamico.
La qualita' delle canzoni si avvicina molto ai capolavori degli anni'70, non semplicemente copiando se stessi, ma vestendole con un suono moderno.
Ci sono 4 suite sui quattro elementi, che si susseguono senza soluzione di continuità, l'uno nell'altra.
Le composizioni sono ben bilanciate tra brani piu' veloci e quelli più sognanti, come pure tra le sezioni vocali e strumentali.
Il suono dominato dai due tastieristi è molto denso e voluminoso, arricchito dal basso di Aldo Tagliapietra, con qualche occasionale spruzzata di Hammond.
Il tastierista Michele Bon, ottimo musicista, coinvolto anche con le parti di chitarra (ascoltare la sua tastiera personalizzata emulare il suono della chitarra), supportato da Andrea Bassato che qua' sostituisce Francesco Sartori, al piano e violino.
Probabilmente gli amanti del suono anni '70 del gruppo potranno storcere il naso per l'inclusione della "chitarra elettrica", tuttavia tali inserti rappresentono un contrasto benvenuto ai molti passaggi dominati dalle tastiere.
I pezzi sono generalmente piu' concisi rispetto le produzioni dei primi settanta, il brano piu' lungo "Il vento,il cielo e la notte", supera di poco i 7 minuti, dimostrando ancora una volta che grande cantante Aldo Tagliapietra sia .
"Danza del vento (prima parte)" e' una splendiada Overture, bella come sempre la batteria di Michi Dei Rossi.
Il risultato e' un disco di ottimo rock progressivo, forse non innovativo alle orecchie dei piu', ma di grande resa in termini di composizione e performance artistica.
Carico i commenti... con calma