Loro si cibano di carne umana, preferibilmente ancora calda e sanguinolenta, non possono farne a meno, ne hanno bisogno saltuariamente per sopravvivere.
Per procurarsi il nutrimento sono disposti anche ad uccidere, ma non necessariamente, possono anche aspettare che l'essere umano di turno cessi di vivere per cause naturali.
Hanno un senso dell'olfatto sviluppato in modo tale da ricscriverlo.onoscersi tra loro anche a distanza di 1 chilometro, e riescono pure a fiutare chi sta lì lì per morire.
Il film ci fa attraversare gli States dalla Virginia al Maryland, all'Ohio, fino nell'Indiana, e poi in Kentucky, in Minnesota per poi fermarsi ad ovest in Michigan.
Fin dall'inizio apparentemente tranquillo, succede un qualcosa (che a chi come me non sa nulla della trama) che fa letteralmente saltare sulla poltrona anzichenò e ci trascina piano piano in un vortice attenuato solo dalla love story dei due protagonisti, ma nel frattempo si resta incollati allo schermo per oltre due ore nonostante si abbia voglia di sospendere quasi subito la visione di questa pellicola tratta da un romanzo scritto nel 2015 (cioè 7 anni prima) da una donna trentacinquenne, vegetariana convinta già a 16 anni e divenuta vegana quattro anni prima di scriverlo, talmenye convinta da divenire "Educatrice di stile di vita vegano" c/o la "Main Street Vegan Academy" di Victoria Moran.
p.s. Una curiosità, tra i tanti nomi che partecipano alla realizzazione di questo eccentrico film, c'è anche quello di una insospettabile figlia d'arte, ovvero Francesca Scorsese figlia di Martin Charles e niente...
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