Nell'attesa che Shooting Star (a proposito, c'entra nulla il gruppo Pomp Rock americano autore della spendida "Summer Sun"?) pubblichi la sua recensione di "Kingdom Of Madness", e incoraggiato dalla buona accoglienza che i Magnum hanno finora avuto qui su DeBaser, ho pensato di portare alla vostra attenzione quello che a mio avviso è (ancor più del ben più noto "On A Storyteller's Night") il loro apice creativo, sia per ciò che concerne la qualità delle composizioni che per la perfetta sintesi degli stili in esso proposti.

Hard Rock, Pomp/Prog e una spruzzata di AOR sono gli ingredienti principali di questo "Chase The Dragon" che, uscito nel 1982, vedeva l'ingresso del tastierista Mark Stanway, musicista competente e ricco di gusto (ancora oggi presente nella line-up), autore qui di un'ottima performance sia nei rari momenti solisti che nel creare quelle atmosfere magniloquenti così care al gruppo di Birmingham.

Primo lavoro (relativamente al gruppo) a vantare una splendida copertina fantasy ad opera del famoso (?) Rodney Matthews e a mostrare il logo con la "M" a forma di spadone, l'album si ricorda anche perchè contiene alcuni fra i momenti piu duri della loro discografia. Questa caratteristica è già ben evidente nell'opener "Soldier Of The Line", brano di epico Heavy Rock guidato dalla sicura voce di un Bob Catley ora evocativo, ora inaspettatamente tagliente. Decisamente heavy anche "The Teacher", gioiello dimenticato in cui l'incedere di un ritmo Rock n' Roll non riesce a trattenere la naturale propensione sinfonica dei nostri. Notevole anche il lungo assolo di Tony Clarkin in cui emergono influenze blackmoriane nell'uso dello "staccato" e della leva. Gli amanti del rock progressivo invece resteranno incantati dalle magiche note di tastiera che ci introducono "Sacred Hour", brano ricco di pathos e vero momento di gloria del già citato Stanway durante i concerti, o dai fraseggi di moog nella poetica "We All Play The Game", con una ritmica di chitarra acustica tanto semplice quanto bella e una toccante interpretazione di Catley. E ora, signore e signori, il pezzo che da solo può ben rappresentare l'intera opera dei Magnum, nonchè il primo pezzo che mi verrebbe in mente se qualcuno mi chiedesse di fargli sentire qualcosa di questo gruppo: sto parlando di "The Spirit", autentico capolavoro di Hard Rock pomposo introdotto da una meravigliosa parte folk medievaleggiante con un Catley da applauso, prima che i power chords di Clarkin ci riportino in territori più hard, ma con la melodia sempre in primo piano. Un brano che potrebbe piacere ai fan dell'AOR come ai seguaci del metallo più classico.

La recente (beh, del '99...) ristampa su CD include anche delle bonus tracks fra cui il singolo "Back To Earth/Hold Back Your Love", due versioni live, e il piacevole inedito "Long Days Black Nights". Ed ora tocca a voi!

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