Lungo la scogliera, guardando il mare

Breve estratto di un racconto che mi piacerebbe scrivere...

... camminavo su un sentiero di un posto isolato, ai bordi di un precipizio che scendeva scosceso ad aspro, quasi impraticabile fino al mare. Era primavera e sul quel dirupo impervio e brullo, avevano trovato la forza di crescere e fiorire mandorli, ciliegi, qualche cespo di rose selvatiche e anche alberi dalla vasta chioma, che facevano ombra alle piante più basse e qualche animaletto che era nascosto alla vista. La strada, polverosa e sinuosa, era costeggiata da muretti di pietra, tutto intorno crescevano erbacce e cespugli. Sotto, cento metri più in basso, c'era il mare. Le onde mosse dal vento s'infrangevano sugli scogli, rivestendosi di schiuma bianca, facevano volare verso l'alto una gran moltitudine di goccioline, che formavano giochi d'acqua naturali, sempre diversi, sempre suggestivi e sorprendenti. La vista di qell'acqua pulita e trasparente, era benessere per il cuore e gli occhi luccicavano di meraviglia. Vedendo quello spettacolo, ogni superbia di noi umani, avrebbe dovuto placarsi e farci tornare ad un assennato rapporto con la natura e la nostra vita. Vedendo quello spettacolo, era facile perdersi nell'illusione che ad un creato così bello, corrispondesse un altrettanto nobile indole di noi poveri uomini, purtroppo, sappiamo bene che non è così.


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