5 Vincenti. 5) Brian Eno
Brian Eno "Golden Hours"
Per celebrare il centenario del futurismo, Alemanno e la sua giunta pensarono bene di commissionare un'opera al nostro Brian. Ci fu chi plaudì alla coraggiosa lungimiranza, chi storse il naso, chi ridacchiò sotto i baffi, chi tacque non sapendo cosa dire. Il nostro Brian si presentò con un lavoro intitolato "Presentismo. Tempo e spazio in un tempo dilatato" e, mentre si aggirava per palazzo Ruspoli vestito come un professore di sociologia qualcuno si ricordò che negli anni '70 andava in giro coperto di piume e di strass come una drag queen. Ma nessuno lo disse ad Alemanno.
Ma in molti si chiesero, e continuano a chiedersi: chi è davvero Brian Eno?
Un genio, un furbone, un abile manipolatore, un geniale rielaboratore di idee altrui, un visionario, un calcolatore....
Non-musicista, non-cantante, non-tecnico, non-compositore ha ridefinito il concetto stesso di compositore (e di musicista, e di tecnico....), trasformando in oro (quasi) tutto quello che toccava.
Chi è davvero Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno?
Di sicuro non lo sapeva, né lo ha mai saputo (nè gli ha mai importato di saperlo) il buon Alemanno. Suppongo ricambiato della stessa attenzione dal nostro Brian, che salutati tutti e lasciato palazzo Ruspoli si sarà intascato un cospicuo (e ben poco publicizzato) guiderdone.
Ma com'era, alla fine "Presentismo"?
Bello.... anche se, alla fine, come sempre con Brian non riesco mai a capire se - in fondo. in fondo - non ci stia prendendo tutti per il culo.....
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