#microllaunmito

Alan Sorrenti - Figli Delle Stelle - 1977 versione originale restaurata

Quale mito poteva crollare facendo più rumore (e soldi...) di questo?
Epigono italico di Buckley quanto di Hammill, dopo due dischi, davvero belli, improntati al prog più elaborato e valido tra tutto quello uscito dalle italiche officine musicali.
Si cominciò a sospettare qualcosa di strano quando fece uscire una cover di "Dicitenciello vuje", classicone napoletano, ma si capì la svolta quando poi, sbarbato e profumato come una baldraccona, baffetto malandrino e sguardo ammiccante, si presentò in cima alle hit parades con "Figli delle stelle" usando il suo celebre falsetto in chiave disco dance e vendendo miglioni e miglioni di copie di quest'indegna lagna.
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