8°: SENI E COSENI
Solo un anno fa Ivan toccava il cielo con un dito, era agli apici della sua carriera e rimaneva più in alto di molti altri cantanti pari sua. Ma nel 1981 a quanto pare volle cambiare scenario e fu così che venne partorito il suddetto Seni e coseni. Un grande esercizio di stile che costò non poco al cantautore, difatto le vendite precipitarono vertiginosamente. Innanzitutto Seni e coseni è un album diviso a metà: il primo lato è composto da ballate in cui sparisce quasi del tutto la chitarra, strumento principale di Ivan e che regala perle come la storia mesta di Pasqua, la preghiera sardonica di Ehi padre eterno, l'amore tra studente e professoressa di Signorina e Cleo, un brano dove una ragazza greca intrattiene il protagonista per tutta l'estate e che all'arrivo di settembre sarà costretta ad andarsene. Nel secondo lato invece ritornano prepotentemente le schitarrate di Ivan in tutte le salse possibili, andando a toccare il rock, il blues e il reggae ma stavolta i brani risultano meno interessanti:ci sono brani poco ispirati come Tigre o altri in cui il testo è praticamente usato come pretesto per un esercizio stilistico tipo Digos boogie. Però in compenso abbiamo la divertente e assurda Oh mamma mia e Ugo l'italiano, con un testo però troppo criptico che non fa cogliere a pieno il messaggio. Seni e coseni è la prima vera sfuriata di Ivan verso generi mai sperimentati che Ivan non tenterà più o che se tenterà (tipo negli arrangiamenti anni 80 di Nove) non gli riuscirà come in questo album
La gemma: Cleo
Solo un anno fa Ivan toccava il cielo con un dito, era agli apici della sua carriera e rimaneva più in alto di molti altri cantanti pari sua. Ma nel 1981 a quanto pare volle cambiare scenario e fu così che venne partorito il suddetto Seni e coseni. Un grande esercizio di stile che costò non poco al cantautore, difatto le vendite precipitarono vertiginosamente. Innanzitutto Seni e coseni è un album diviso a metà: il primo lato è composto da ballate in cui sparisce quasi del tutto la chitarra, strumento principale di Ivan e che regala perle come la storia mesta di Pasqua, la preghiera sardonica di Ehi padre eterno, l'amore tra studente e professoressa di Signorina e Cleo, un brano dove una ragazza greca intrattiene il protagonista per tutta l'estate e che all'arrivo di settembre sarà costretta ad andarsene. Nel secondo lato invece ritornano prepotentemente le schitarrate di Ivan in tutte le salse possibili, andando a toccare il rock, il blues e il reggae ma stavolta i brani risultano meno interessanti:ci sono brani poco ispirati come Tigre o altri in cui il testo è praticamente usato come pretesto per un esercizio stilistico tipo Digos boogie. Però in compenso abbiamo la divertente e assurda Oh mamma mia e Ugo l'italiano, con un testo però troppo criptico che non fa cogliere a pieno il messaggio. Seni e coseni è la prima vera sfuriata di Ivan verso generi mai sperimentati che Ivan non tenterà più o che se tenterà (tipo negli arrangiamenti anni 80 di Nove) non gli riuscirà come in questo album
La gemma: Cleo
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