Prova d'esordio per questo singolare gruppo alternative. Singolare perché questi quattro ragazzi romani propongono una miscela di onesti pezzi hard ‘n heavy senza inutili sbrodolature né tecnicismi fini a sé stessi. Singolare perché si impegnano a cantare in inglese mettendo però nei loro testi contenuti scevri da ruffianità o luoghi comuni. Singolare infine perché trattasi di un "female powered combo" a trazione posteriore, ovvero alla sezione ritmica c'è una femminuccia, la grintosa batterista Laura.

Una voce dal nulla e il cd si apre con "The Torture", la cui particolarità é il ritmo tirato sotto un muro di chitarre graffianti. Segue "Help Me", una piccola atomica per gli amanti del pogo sfrenato, e poi attacca "Spitting blood", primo singolo estratto (da vedere il video su Youtube) e probabilmente miglior canzone del cd con un particolare ritmo sincopato tra punk e drum ‘n bass.

"A day like any other" ci conduce nel tetro mondo delle ossessioni compulsive, e anche qui le ritmiche incrociate di chitarra e basso si fanno notare, così come le ritmiche spezzate della batteria. "Wintershadows" è un bel pezzo, intro di voce di Daniele Russo (bravo a passare da timbri limpidi a volutamente rauchi), giro di basso e partenza a razzo con chitarra e batteria fino al ritornello accattivante ma non scontato. "God = Fate" rallenta un po' la corsa (ma non certo la tensione) introducendo lirismo e raccontando molto evocativamente la storia di una fuga dalla clausura. I tredici pezzi del cd sono quasi tutti "rabbiosi" e intelligentemente tarati sui tre minuti. I lyrics, come detto sopra profondi e mai banali, sono interamente composti da "Mike" Lipford, chitarra solista.

"Silent Steps Outside" è un disco di canzoni che dicono quello che devono e lasciano il resto agli eventuali giudizi di chi ascolta.

Un buon esordio, da tenere sott'occhio; ci lascia allo stesso tempo fiduciosi e incuriositi sui prossimi passi in là che verranno fatti dai Mantram.

Voto: 3,5/5

Carico i commenti... con calma