I Matia Bazar dopo successi e vittorie sanremesi, all'insegna di un pop all'italiana, a volte anche di qualità ("Per un'ora d'amore"), nel 1983 si presentano a Sanremo con "Vacanze Romane", una canzone dal "sapore" antico, molto atmosferica, vicina alle sonorità dei Cocteau Twins, costruita su un tappeto di suoni elettronici e cantata da una delle più dotate voci italiane di sempre (Antonella Ruggiero): vincono il premio della critica.
Già nel 1982, con l'album "Berlino, Parigi, Londra", si erano intravisti dei cambiamenti verso un pop più ricercato ed elettronico, ma è in "Tango" (1983) che avviene un deciso cambio del sound, anche in seguito a cambi di formazione.
Ecco dunque synth e ritmi ossessivi , pur non perdendo di vista la ricerca della melodia, mentre la voce della Ruggiero raggiunge note altissime.
Si distinguono in particolare, oltre a "Vacanze Romane" (che non so da cosa ma mi da un pò di scopiazzato, ma forse è una mia impressione), "Elettrochoc" e "Il video sono io".
Questa fase elettropop continua ancora con i successivi album "Aristocratica" e "Melancholia".
Dopo gli accettabili anni '70, quindi, è negli anni '80 che i Matia Bazar danno il meglio di loro, fino a quando la Ruggiero nell'89 abbandona il gruppo.
Poi, il resto della carriera dei Matia Bazar è del tutto e dovutamente trascurabile.
Elenco tracce testi e video
01 Vacanze romane (04:13)
Roma dove sei? Eri con me,
oggi prigione tu, prigioniera io.
Roma antica citt�, ora vecchia realt�
non ti accorgi di me e non sai che pena mi fai.
Ma piove il cielo sulla citt�,
tu con il cuore nel fango,
l'oro e l'argento, le sale da the,
paese che non ha pi� campanelli.
Poi dolce vita che te ne vai
sul lungotevere in festa,
concerto di viole e mondanit�,
profumo tuo di vacanze romane.
Roma bella tu, le muse tue,
asfalto lucido, arrivederci Roma,
monetina e voil� c'� chi torna e chi va
la tua parte la fai ma non sai che pena mi dai
Ma Greta Garbo di vanit�
tu con il cuore nel fango,
l'oro e l'argento, le sale da the,
paese che non ha pi� campanelli.
Poi dolce vita che te ne vai
sul lungotevere in festa,
concerto di viole e mondanit�,
profumo tuo di vacanze romane.
Poi dolce vita che te ne vai
sulle terrazze del corso,
"Vedova allegra" e ma�tresse dei caff�,
profumo tuo di vacanze romane.
Carico i commenti... con calma