Anno 1995, Michael Jackson ha già battuto tutti i record possibili, "Thriller2 (album più venduto della storia della miusica), 5 singoli estratti dall'album "Bad" al primo posto in USA, record di presenze per un tour mondiale "Bad Tour" 4,5 milioni di spettatori, non ricordo quanti Grammy Awards, Dangerous Tour, batte i record per quanto riguarda i diritti televisivi, a questo punto però succede qualcosa, un ragazzino accusa il RE di qualcosa di terribile, si spegne la luce, il Dangerous Tour viene interrotto a circa metà giro (ndc con 3,5 Milioni di spettatori all'attivo), molti, io per primo, credevano che il Re fosse morto, e invece eccolo qui che ti sforna questo lavoro, di ottima qualità sebbene forse un poco troppo autoreferenziale, comunque grande successo commerciale 18 mln di copie, (il doppio più venduto della storia ndc you are not alone, estratto da questo lavoro, è il primo singolo a debuttare al primo posto in USA nella storia della musica).
Voglio premettere una cosa, MJ può non piacere, si può addirittura disprezzare la sua musica, ma considerarlo un prodotto per teen ager o un uomo senza talento è un'offesa all'intelligenza umana, prima ancora che al gusto artistico di ciascuno di noi. "Scream", Jackson ritorna dagli inferi con questo singolo di lancio, un duetto con la sorella Janet, pezzo esplosivo e futuristico godibile ma non raggiunge il livello dei pezzi forti dell'album precedente.
"They don't care about us", qui Jackson si supera, pezzo dalle radici forti, ritmo tribale, testo favoloso anti razzista, chitarra quasi rock fusa con un ritmo dance, un operazione di avanguardia altro che teen-pop, pezzo degno dei precedenti lavori, anzi uno dei migliori di Jackson. "Stranger in Moscow" è una bellissima ballata in stile Jackson, stupenda l'interpretazione con una estensione vocale che ricorda il periodo d'oro dei J5, bel lavoro. "This time around"- "D.S."-"Money", questi tre pezzi li arrangio un poco, perchè dopo vi parlo del vero capolavoro di questo disco, ed ho bisogno di concentrazione per farlo, in ogni caso, il primo è un brano New Jack carino, godibile impreziosito dalla voce stupenda dell'interprete, ottima la parte rap, bella canzoncina; la secondo è un pò un aborto pop-rock non è bruttissima però non convince alla lunga, gli darei un bel 6 in pagella, la terza è, invece, una bella esperienza hip hop, riarrangiata comunque con il timbro Jacksoniano, ottimo lavoro che supera appieno la sufficienza.
Ladies and Gentleman "EARTH SONG", chiudi gli occhi, ti sembra di essere in amazzonia voci di una natura calma cominciano a raccontarti la storia del rapporto tra l'uomo e la terra, e così la voce dell'interprete è calma e dolce, e ti accompagna nel tuo sogno, d'improvviso un pianto, un lamento Ahhhh... ahhhhh..., sono i primi malori della terra che comincia a ribellarsi ai suoi abitanti, il tono è ancora malinconico come se volesse farci comprendere il senso delle sue parole, ad un certo punto il mondo si incazza di brutto e così l'interprete della canzone che sfodera una voce potente, in mezzo a cori gospel favolosi ed effetti speciali che rirpoducono i suoni del vento e del mare in tempesta, parte l'arringa finale "What about us", solo un genio può essere capace di simili interpretazioni voto 10.
"Come together" carina cover di una vecchia hit dei Beatles, non rende giustizia ai fab-four troppo tecno-pop la base. "You are not alone" solo milioni e milioni di dischi venduti niente di speciale, tuttavia l'interpretazione canora è sublime. "Childhood" una sorta di confessione, sui problemi-disturbi di questo uomo, strano, triste, affascinante, ingenuo, eterno bambino, musicalmente molto ingenua, come al solito l'interpretazione è da oscar. "Tabloid Junkie"-"2Bad", musica che viene dal futuro, ma un futuro che non arriverà mai, pezzi scritti pensando al sound del domani, questo sound non è mai arrivato, il primo ha un testo meraviglioso, e allora ho pensato quando l'ho tradotta "questo tiene proprio le palle", i giornalisti vengono cotti a puntino e buttati nel cesso, solo lui poteva farlo, devo dire, però, che ne ha pagato il fio negli anni a venire, ed ancora oggi non c'è un articolo che tratti MJ come un essere umano, si è ribellato al sistema che lo aveva creato e ne ha pagato le conseguenze, veramente affascinante l'autodistruzione a cui si dedica quest uomo ogni giorno della sua vita a partire dal 1995 e fino ad oggi, notevole; il secondo è un brano Jacksoniano super sintetizzatore rapper incazzato nero che racconta chi è il King of Pop l'autoreferzialità al massimo livello possibile, è un pezzo che però dà energia.
"History" è un esperimento musicale dal quale si evince la megalomania ormai dilagante del nostro eroe, l'idea di base è magnifica, ripercorrere la storia dell'uomo attraverso le immagini sonore più importanti, da Martin luther king a Gahndi è un colpo di genio, la canzone è bella, gradevole il ritmo un operazione coraggiosa, il problema è che nella storia ci si mette pure lui, uno scherzo di cattivo gusto. Ora ci sono due capolavori di quelli che tra 150 anni si ascolteranno nei conservatori di musica. "Little Susie" Beethoven-un carillon che suona-la dolcissima voce di una bambina che intona una cantilena-la dolcissima voce del RE che si diffonde nella stanza e racconta la tristissima storia della piccola Susie assassinata da qualquno "somebody killed little susie", tamburi e violini stupendi, voce da piangere, partecipazione dell'interprete incredibile, ti fà entrare nella canzone ci sei dentro dei tu la piccola Susie, Michael Jackson è un vero ARTISTA, finale in mezzo a campane da mozzafiato, io lo dico, CAPOLAVORO. "Smile" interpretazione superba di un classico della musica modiale scritto da Chaplin... SORRIDI.... SORRIDI.... SORRIDI, ed io sorrido e piengo quando ascolto questa "sublimità".
Per concludere dico che questo disco è molto bello ma nel complesso non raggiunge i predecessori, tuttavia in alcuni punti li supera.
Grazie e scusate se sono stato un pò esagerato nel tessere le lodi di Jackson, ma credo, sinceramente, che sia uno degli artisti più sottovalutati della storia della musica.
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