"Blue Sky - Night Thunder" è l'affresco di un far west misterioso e affascinante, carico di suggestioni e luoghi dell'anima visto attraverso lo sguardo trasognato e immaginifico di un grande cantautore, purtroppo sottovalutato e praticamente sconosciuto dalle nostre parti: Michael Martin Murphey, texano di Dallas classe 1945, tuttora attivo, ha avuto una carriera lunga ed ispirata, contrassegnata da varie fasi pur rimanendo sempre nell'alveo country-western, e proprio nel suo primo periodo, negli anni ‘70 ha scritto le pagine più belle del suo percorso artistico, con dischi come lo stupendo debutto "Geronimo's Cadillac", "Cosmic Cowboy Souvenir", il suo apice assoluto "Swans Against The Sun" e, appunto, "Blue Sky - Night Thunder" del 1975, l'unico album di MMM a riscuotere un apprezzabile successo di vendite.

"Blue Sky - Night Thunder" deve la sua fortuna commerciale al suo brano di apertura, "Wildfire"; vera e propria canzone manifesto di Murphey, incarna in pieno lo spirito dell'album: l'orecchio percepisce fin da subito una raffinatezza strumentale sopra la media, una melodia che si dipana elegantemente raggiungendo l'apice in un ritornello disteso e corale, una voce di per sé non eccezionale ma limpida e suadente quanto basta e un testo dai toni evocativi, sentimentali e surreali fanno di questa particolarissima country ballad una grande canzone, una pietra miliare che apre questo ispiratissimo album nel migliore dei modi.

Un altro masterpiece di "Blue Sky - Night Thunder" è sicuramente "Desert Rat", una canzone lenta e sonnecchiante, intrisa di semiacustica ed ariosa psichedelia sottolineata da un ipnotico ed azzeccatissimo carillon di accompagnamento, è senza dubbio il sottofondo ideale per ammirare un canyon desertico in pieno giorno, quanto il solleone irradia tutto il suo calore confondendo il paesaggio e creando scenari da sogno. Non solo questi due picchi, ma tutte le dieci canzoni di questo album possiedono una fortissima carica evocativa, dall'incalzante country-rock di "Blue Sky Riding Song", performance quasi da saloon resa originale da uno zampillante piano e chitarre acustiche che disegnano un ritmo insolitamente sincopato e zoppicante alla maestosa "Night Thunder", uno dei più inaspettati colpi di genio dell'album, trascinante e infarcita di cori e sovraincisioni, sembra quasi il risultato di una improbabile jam-session con i primi Queen; non mancano episodi "minori" che si rifanno ad un country più canonico e convenzionale, anche se proposto in chiave personale e creativa, come "Wild Bird" e l'allegra "Without My Lady There".

Anche se non rappresenta uno degli episodi più memorabili dell'album, una canzone come "Secret Mountain Hideout" lo arricchisce ulteriormente proponendo un movimentato mix tra country rock e rhytm 'n' blues, in cui spicca un colorito assolo di trombone; più in linea con l'ambientazione paesaggistica dell'album il delizioso folk tribale e vagamente lisergico di "Medicine Man", tributo ad uno stregone Cheyenne personalmente conosciuto dal cantautore e la stupenda "Carolina In The Pines", seconda "signature song" di MMM dopo la già citata "Wildfire", un trascinante, gioioso e cristallino bluegrass, reso ancora più frizzante da zampillanti linee di piano e dal vivace cicaleccio delle steel guitars, che danno origine durante il brano a piccole "toccate e fughe" strumentali.

Come questa canzone, in linea di massima "Blue Sky - Night Thunder" è un album molto allegro e positivo, tranne che per la chiusura finale, affidata a "Rings Of Life", che all'inizio sembra quasi un corpo estraneo in questo contesto: è una ballata scarna e sommessa, il cantato è quasi straniante, la melodia affascinante e sfuggevole, velata di malinconia e introspezione: un ulteriore colpo di teatro per chiudere in grande stile, che anticipa alcune atmosfere del successivo album, l'altrettanto sfolgorante "Swans Against The Sun".

In un contesto come quello del country, che ha il suo limite più gravoso nell'essere spesso ripetitivo e stereotipato un album come questo è pura magia; non è stato facile recensirlo perchè ha rappresentato un ascolto fondamentale, quasi formativo per il sottoscritto ed ha per me un grande valore affettivo; personalmente lo ritengo tra i migliori dieci album che mi sia capitato di ascoltare, forse il fascino che mi suscita è amplificato dall'estraneità dei luoghi e paesaggi di "Blue Sky - Night Thunder" dal contesto in cui vivo, ma non penso che questo possa incidere così pesantemente sul giudizio finale e obiettivo: un prodotto così ispirato, particolare e intriso di atmosfere e sensazioni simili è qualcosa di realmente prezioso, più unico che raro, che è veramente un peccato ignorare e dimenticare per colpa di preconcetti e barriere culturali.

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