In Zona Cesarini per quello che riguarda la guerra fredda, siamo infatti nel 1987, viene realizzato questo film diretto da Michael Shackleton da un soggetto di Martin Wragge.

Girato prevalentemente in Sud Africa, 'Survivor' è una produzione americana e un film di fantascienza di ambientazione post-apocalittica e probabilmente ascrivibile alla categoria dei b-movie, sebbene in verità la qualità della produzione non sia affatto mediocre e questa definizione appaia invece ingenerosa nei confronti di un film che è stato ingiustamente dimenticato ma che ha tutte le stimmate che lo avrebbero potuto fare diventare un cult del genere.

Il film comincia con il lancio di uno space shuttle da parte degli americani. Lo scopo della missione è quello di mettere in orbita un satellite a scopo esclusivamente difensivo, ma in un clima di tensione internazionale, questo avvenimento diviene la causa di un conflitto nucleare tra gli Stati Uniti e l'URSS che porterà a un olocausto e a una sensibile alterazione dell'atmosfera del nostro pianeta. Gli eventi causano la morte di miliardi di persone, praticamente si ritiene non vi siano quasi più sopravvissuti, oltre a una radicale desertificazione del pianeta. L'acqua, che praticamente scarseggia ovunque, diviene una delle principali cause di scontro tra i sopravvissuti.

Christopher Mayer detto 'Chip', noto per essere uno degli attori della serie TV 'Dukes Of Hazzard' e qui alla sua unica rilevante interpretrazione cinematografica, è semplicemente 'Survivor' nella versione originale, mentre nella versione italiana egli viene chiamato diversamente 'americano' oppure 'astronauta'. Egli è infatti proprio l'astronauta che si trovava a bordo dello space shuttle che ha lanciato in orbita il satellite e la causa principale del conflitto. Rientrato sulla terra, dopo avere saputo da un personaggio denominato 'turco' dell'esistenza di una piccola comunità di sopravvissuti, egli si incammina nel deserto sfruttando dei vecchi binari di una linea ferroviaria oramai abbandonata a bordo di una macchina solare alimentata tramite degli appositi pannelli.

Chi racconta la storia e gli avvenimenti è lo stesso 'astronauta'. Il film del resto per buona parte è privo di dialoghi veri e propri e costruito sulla alternanza di scene in momenti diversi che rendono perfettamente la situazione allucinata in cui si muove il protagonista, fino al ritrovamento della città sotterranea, dove vivono alcuni sopravvissuti, e lo scontro contro la sua nemesi, il soldato Kragg (Richard Moll) che ha dato luogo a un vero e proprio regno del terrore.

Insediatosi nella comunità, allo sbando e senza nessun piano su come sopravvivere alla situazione, Kragg ha cambiato radicalmente le loro prospettive, rinnegando ogni regola del mondo precedente l'olocausto, e ponendosi come dittatore assoluto. Quindi ha cominciato a mettere in atto il suo piano. Le donne fertili possono accoppiarsi solo con lui, che si ritiene un essere superiore, e i suoi figli saranno destinati a ripopolare la Terra e creare un mondo migliore. A ogni nuova nascita corrisponde la morte di uno degli abitanti della comunità scelto a caso.

Quando si troverà di fronte l'astronauta, egli lo riconoscerà tuttavia come un suo pari e anzi una specie di privilegiato per avere potuto assistere dall'alto a quello che invece che la fine di tutto, egli considera l'inizio di una nuova era. Gli propone quindi, dopo avere esposto i contenuti della sua visione allucinata in un appassionato monologo, di dividere con lui il comando anche per differenziare il patrimonio genetico delle seguenti generazioni.

'Survivor' è in qualche maniera un film citazionista. In qualche modo esso ripropone infatti atmosfere e scene che sono tipiche dei grandi capolavori della fantascienza e che vi sfido a riconoscere. La sua forza sta tutta in queste scene e nel recupero di tutti questi immaginari, nella bravura di recuperare tutto questo patrimonio in un nuovo contesto 'ultimo' e fino alla potenza dei dialoghi: i monologhi dello stesso astronauta, espressi nel racconto della storia agli spettatori; quello appassionato di Kragg in cui egli espone la sua visione allucinata del futuro, prima dello scontro finale inevitabile e compimento della profezia.

Assassino: estremista del culto persiano, adepto della purificazione del mondo. Tra i devoti veniva promessa la felicità eterna in cambio di una fedeltà indiscussa al maestro della montagna, così chiamato per la sua inespugnabile fortezza in cima a un monte. Si ingrassava i suoi devoti con hashish e oppio nel suo giardino del paradiso e organizzava orge di sesso con esotiche concubine. Credendo che tali piaceri fossero una anticipazione del paradiso, gli assassini sacrificavano volentieri le loro vite affinché tali estasi divenissero eterne.

Quello che non dice è che uccidevano solo i corrotti e gli incompetenti! E che durante il loro cosiddetto 'regno del terrore' l'Impero Persiano conobbe il solo periodo di pace e civiltà nei suoi cinquemila anni di storia!

È questo che sei tu, assassino? Un devoto che offre la sua vita per purificare il mondo? O un sicario qualunque per degli incompetenti?

Undicesima edizione dell'Enciclopedia Britannica. Un tesoro senza prezzo. Un po' datata... 1903. Storia antica per un fisico, vero? Ma in fondo anche Einstein non aveva altro.

Non è una equazione interessante: la tua vita per la mia. Non quadra.

Erano attaccati al passato e io ce li faccio precipitare dentro. Guardiani dei valori della civiltà! Pomposi pavoni che fanno la ruota! La gloria incoronata della civiltà era il suicidio collettivo! Bene. Almeno restano fedeli ai loro valori.

Si sono suicidati! Quando hanno inviato te!

Forse si consideravano simili a sacerdoti egizi. Loro e la loro progenie,
destinati a vivere per secoli in attesa di un futuro destino carico di gloria. Re illuminati di una nuova umanità.

Tu, te la sei cavata bene là fuori, assassino. Sei bravo ad allungarti la vita. Qualche secondo qua, qualche secondo là...

Decisione: che cosa devo fare di te? Hai tentato di uccidermi. Applico l'antica regola 'occhio per occhio'? O trovo una verità nuova per una nuova realtà?

Tutti credono che sia la fine del mondo. È solo il principio!

Difensori dell'evoluzione umana... Quello che veramente vogliono è che l'evoluzione si fermi con la loro morte! Così hanno fatto il dinosauro, il dodo e l'orniturincus platypus. Homo cosiddetto 'Sapiens', padrone della scienza, quanto sei riuscito a vedere del mondo? Ma ora la sporcizia è stata spazzata via, la Terra è purificata finalmente. Viviamo una bianca tela che aspetta il capolavoro. Homo Realitas! L'uomo realizzato!

Io ti invidio. Tu c'eri e hai visto! Quanti uomini dei miliardi che hanno vissuto, hanno avuto questa opportunità! Tu hai assistito alla creazione di una nuova realtà! Tu l'hai vista come l'avrebbe vista Dio! E hai visto anche tutto l'orrore...

Queste verità non sono per i deboli di cuore.

Nuova realtà, nuovo gioco, nuove regole: un seme nel primo quadro. Questo posto è un inferno vivente. È il primo quadro del nuovo gioco. Bisogna che il seme sia giusto. Il mio è giusto. Lo dico senza vantarmi. È un semplice fatto.

Ma io mi preoccupo per la degenerazione genetica degli incroci. Non lo dico per me stesso, ma per gli uomini che verranno. Perciò devo lasciare che altri si riproducano. Bisogna che la razza sia potente. Ma chi uso? Quelle scimmie con istinti omicidi o quei disperati laggiù, che non sanno cosa fare, non sanno dove andare, né lo hanno mai saputo. Capisci la mia situazione?

Ognuna di loro è scelta, per l'eccellenza della mente, del corpo e dello spirito. Schiave sessuali? Stronzate! Lei è qui per sua scelta e così anche le altre. Madri schiave generano figli schiavi. I miei figli saranno liberi e così pure i loro discendenti. Più liberi di quanto sia mai stato l'uomo. Tra venti generazioni e cioè quattrocento anni, saremo un milione. Tra trenta, un miliardo!

Stermineremo gli esterni, coltiveremo il deserto, tra un migliaio di anni
esisterà un nuovo pianeta Terra! Ho bisogno di te e della tua scienza! Tutto ciò che sai lo dovrai passare alle generazioni future. Creeremo una nuova razza di guerrieri, di artisti di scienziati. I tuoi discendenti e i miei.

Sei mio amico o mio nemico? I figli dei miei amici saranno amici dei miei figli, ma i figli dei miei nemici... Non vorremo ripetere lo stesso patetico ciclo di ogni era? Da Caino ad Abele?

Tu dimmi allora, fisico o assassino? Tu lo sai cosa si deve fare. Vuoi aiutarmi a farlo, mi sarai fedele, insegnerai ai tuoi figli a essere fedele ai miei?

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