Un giorno, per caso, trovo questo disco sul tavolo della cucina, da solo, senza neanche i fiori in parte. All'inizio mi faceva pena, dopo no! Mina è bravissima con le canzoni sue, potrebbe usare i suoi dischi per incidere canzoni che insultino i suoi colleghi del cazzo… Detto questo me ne vado.

Ma dopo circa 26 minuti credo, tempo di mangiare e defecare, torno in cucina e lo rivedo e penso: "Se qualcuno della mia famiglia lo ha lasciato qui, è sicuramente perchè quel qualcuno vuole che qualcun'altro della mia famiglia lo trovi!". Bene e allora mettiamolo su…

Comincio con "Fiori Rosa Fiori Di Pesco". Ecco lo sapevo. Quello stronzo di Claudio Villa continua a fare scuola. Archi, violini e… e la voce di Mina che… che sembra così bassa e tormentata che quasi non sembra lei. Bella, fioca distante… Ed a un tratto ecco la chitarra elettrizzata e i tamburini (!) E dopo la batta e il basso iperpresente, la voce di Mina più decisa, affogata in un ritmo casinista! Vov che bel… Mi piace, poi quelle trombettine che fanno il suo e poi se ne vanno sono proprio squizzite…

Era da tempo che cercavo un disco simile, ho pensato. Ecco, vedi che gli italiani se vogliono sono capaci! E infatti vengo smentita subito… L’intera progettazione degli arrangiamenti fu stata affidata a Gabriel Yared. Eggggià, ché mi pareva di averlo già sentito! Il problema è che non mi ricordo più se è un cantante famoso o un produttore. !Etciù! Salute. Scusate.

Vabè so che è in quel rango ecco. Ed è molto bravo. Però adesso che ci penso potrebbe essere un compositore perché “Mina Canta Lucio” alle volte sembra una colonna sonora…

Mentre bestemmio al mio cervello, riascolto "Fiori Rosa Fiori Di Pesco" e, lasciando l’euforia iniziale, divengo finto/autorevole e esclamo: “Veramente bella…” Vi lascio dicendovi:

Il resto è ancora meglio… ©
Carico i commenti... con calma