1996, periodo particolarmente sfortunato per il DJ/musicista newyorkese.
Dopo il successo ottenuto con Everything is Wrong che secondo alcuni sarebbe il disco dance dell'anno (era l'anno 1995) Moby ha un periodo nero, soffre di crisi di panico ed è perennemente incazzato con il mondo e con ciò che non gli va bene del suo paese. Allora ecco che sforna Animal Rights, album che fonde vari stili, dal Metal all'Ambient. Moby suona la chitarra e lo fa anche molto bene, canta in nove canzoni e fa sentire le sue doti di cantante, con una voce a volte calda e tranquilla e che al momento del ritornello si alza e diventa fredda e urlante.

Quando ho comprato questo disco, appena premuto il tasto Play del lettore CD ne sono rimasto stordito. La prima canzone, intitolata Now I Let It Go è un misto di generi, una musica tranquilla, rilassante e malinconica, con un suono di violino che ti accarezza il cuore. Neanche il tempo di riprendersi da tanta smielatezza che si passa alla seconda canzone, i toni cambiano ora sono più cupi, dopo dieci secondi di animazioni parte la vera musica: un ritmo elettronico, una chitarra insistente e un Moby mai così deciso, arrabbiato.

Il disco procede per altre dieci canzoni cupe e dense di emozioni, come Say It's All Mine o That's When I Reach For My Revolver, davvero splendide. Moby alla chitarra è fantastico, la sua voce ti arriva fino al cuore perché tanto piena di sincerità e di dolore.
Questo CD va sentito più volte, tutto di un fiato, dall'inizio alla fine, e tra una ballata, una canzone d'amore per la defunta madre e ritmi fatti di ruvide chitarre e dolci sentimenti riuscirete a capire quanto Moby sia un genio.
Fantastico.

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