La notte cala; sono in macchina, la strada è buia e la mia vista è insicura, mi aspettano ancora 50 km da fare, e sfortunatamente mi sento cadere verso un sonno profondo, tomentato, inafferrabile.

Moby dal lettore cd che ho in macchina non mi aiuta, canta un brano dalla bellezza e tristezza inaudita, la diciasettesima traccia di "Play"; "The Sky Is Broken", lo scorrere lento, malinconico, puramente emotivo del brano, mi riportano verso luoghi segreti dei miei ricordi, la mia mente viaggia, il mio cuore per un attimo smette di battere. Moby sta pregando qualcuno, stanco e impaziente sembra voler solo una cosa; "speak to me/ speak to me", il brano muore lentamente e parte l'ultimo intensissimo brano di "Play", "My Weakness" che mi regala un viaggio fatto di distorsione, archi, cori ripetitivi e indefinibili, respiri, affanni molli e stanchi; la mia guida rallenta sempre di più, barcollo, la macchina davanti a me accende i fari, mi sveglio per un attimo, decido di non voler uscire fuori di strada e cambio brano, passo dalla 18 alla 7, "Body Rock" mi sveglia definitivamente, alzo il volume al massimo e come un pazzo inizio ad urlare, frastornato e gioioso, il sonnno è solo un ricordo, la notte sembra essere iniziata ora, le chitarre, il suond funky e assolutamente anni '90 fanno di "Body Rock" la perfetta canzone da ascoltare in macchina; arriva la traccia 8, "Natural Blues" e mi viene da piangere subito, ma come? Passo dalla più totale felicità al pianto, triste e malinconico, decido di continuare verso il percorso masochistico e metto "Why Does My Heart Feel So Bad" lunghissimo titolo che riassume anche il testo della canzone stessa, questa frase viene ripetuta fino allo sfinimento; non c'è speranza, fa male e basta, non ci sono strade risolvibili, c'è solo dolore in questo brano, che custodisce un'intensità personalissima. ora le lacrime però scorrono davvero... parte "south side", che parte oscura e imprendibile, ma è un brano in realtà molto funky, da un'apertura melodica non indifferente nel ritornello, la voce di Moby, esile come sempre disegna solo leggermente il brano, io canto e ballo anche se impossibilitato dalla guida; delle lacrime non c'è più traccia, parte però quel trip allucinogeno che è "Rushing", il brano scorre come un fiume, proprio come il titolo suggerisce, lento e incantato ti porta verso un'atmosfera delicata e fragile, simile a quel gioiello di "Porcelain" che decido di non ascoltare perchè di piangere non ne ho più voglia, decido di cambiare e opto per quel brano da "masturbazione digitale" che è "Machete" tra l'elettronica più spinta che c'è, e la fragilità vocale dello stesso Moby, tra i silenzi e la totalità del rumore; puro orgasmo, sono scosso ed energico pronto per guidare ancora 60 ore.

Mi diverto, rido e canticchio con "Run On", un sorriso sereno si apre sul mio viso, ah... ci voleva, "Play" però da "Run On" in poi affronterà il suo momento più lento, tra distorsione, psichedelia, e pura chill out, come se il suono stesse morendo e dev'essere accompagnato da brani sempre meno rumorosi, da "Down Slow" al bellissimo riff di basso di "If things Were Perfect", che ti scioglie nella liquidità del brano, alle chitarre tristi e autunnali di "Everloving" che esauriscono in me ogni voglia di guidare; voglio dormire, voglio riposarmi, voglio sognare.

Parte "Inside" e il tunz tunz lento e snaturato nel suo obbiettivo, viene ammorbidito e reso elegante dall'insieme di suoni atmosferici, ho sempre più voglia di dormire, sulla luna, circondato da un'immensità di nuvole, uffi ho sempre più sonno, cambio e le cose non vanno meglio con "Guitar Flute And String" che dal titolo spiega tutto, forse il brano più lento; regala un'atmosfera da sogno incantato, all'interno di un castelo tra drappi colorati, campi di fiori in primavera e cieli perfetti, bene stò sognando, ed è qui che "Play" raggiunge il suo scopo, quello di aprire un mondo nella mente di qualsiasi persona.

Sarà stata l'atmosfera sognante, i colori e la bellezza dei suoni scelti da Moby per il suo unico capolavoro cioè "Play", ma senza accorgermene, sono arrivato a casa, ho portato la macchina in garage, ho superato il difficile ostacolo delle scale, ho aperto le mille serrature della porta di casa, mi sono cambiato e sono arrivato nel mio caldo letto, pronto per sognare.

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