Prima che uscisse quel capolavoro eterno che è “Loveless”, i My Bloody Valentine pubblicano un disco abbastanza insolito, “Isn’t Anything”. L’impressione è che il gruppo abbia voluto unificare tutte le sue influenze in un unico lavoro che le manifestasse però separatamente. “Isn’t Anything” non ha ancora l’unicità del suo successore, perché mantiene gli elementi separarti, per quanto sia possibile, l’uno dall’altro.
È quindi un lavoro piuttosto variegato e dall’ampio respiro. Di certo la band non suona canzoni immediate, per di più, assimilare così tante e radicate pulsioni musicali non è facile. Questo disco va ascoltato con pazienza, attenzione e senza aspettarsi nulla al primo ascolto. Potrà affascinarvi subito, ma potrà anche lasciarvi indifferenti o infastidirvi. Nonostante ciò, la sua grandezza è innegabile.
Nella tavolozza dei colori troviamo subito il verde acido della psichedelica. “Soft as Snow (But Warm Inside)” gioca infatti su ritmiche stranianti, sul canto snaturato che va a formare qualcosa di macchinoso e ansimante. “All I Need” dilata ancora di più i suoni e come colate laviche penetra nel nostro cervello e lo sgombra da tutto, lasciando solo la bellezza magica del canto. L’ipnosi è tale da farsi dolorosa, insostenibile, troppo viscerale. “Several Girls Galore” richiama la psichedelica della prima traccia, con un uso geniale della ritmica, opposta al canto.
Ma si passa subito a tonalità più tenui, quasi sfocate, con “Lose My Breath”, ballata immersa in una nebbia impenetrabile. Un canto fatato accompagna le nostre percezioni, pare quasi di sentirsi avvolti in un manto nevoso. Algida e struggente. La sensazione di gelo ritorna poi con “No More Sorry”, ma questa volta sembra di stare sotto una cascata ed assistere impassibili al volo leggiadro degli uccelli.
Tutta la musica dei My Bloody Valentine è un perenne scontro tra rumore e bellezza, tra violenza animale e sensibilità divina.
“Cupid Come” ci fa capire come lo Shoegaze potesse benissimo diventare un genere di successo e di massa, senza perdere valore. Ci troviamo infatti di fronte ad un pezzo di punk melodico della migliore qualità, supportato poi dal tipico suono arrugginito delle chitarre. Il contrasto è suggestivo.
Ancora meglio fa “(When You Wake) You're Still in a Dream”, accelerando i tempi, aumentando l’adrenalina con un riff perfetto di chitarra. Qui si dipinge col rosso vivo del punk, le pennellate sono brusche ma aggraziate, in una sorta di ennesima diramazione dell’idea di punk, che qui sfocia in un turbinio di dolcezza e rabbia viscerale. “You Never Should” è una furiosa e splendida cavalcata per lande gelide. Sempre all’insegna di una velocità quasi hardcore.
“Feed Me With Your Kiss” ricalca il solco dei brani sopra citati, con un maggiore contrasto di musiche e canto, qui sbilanciato e psicotico. Iniziamo a vedere i colori mescolarsi.
“Sueisfine” ci fa perdere le coordinate, unendo velocità, ipnosi, violenza ed una dolce melodia.
I colori prediletti dal gruppo sono ormai ben delineati, tuttavia, manca ancora il tocco di grazia. Il risultato resta però eccellente.
Il capolavoro assoluto del disco è forse “Nothing Much to Lose”, un ritmo insistente ed in continua ascesa, la melodia splendida e quegli improvvisi scatti isterici che esplodono senza preavviso, per poi svanire immediatamente. Voci angeliche e fumi noise accompagnano il brano, che unisce una ricercatezza formale ad una semplicità di esecuzione.
Dove avevamo iniziato, si finisce. “I Can See it (but I Can't Feel It)” è una ballata ubriaca, appesantita volontariamente dal muro di chitarre distorte.

In conclusione “Isn’t Anything” porta con sé tutti i semi che daranno poi frutto nel 1991, ma mantiene un suo profilo caratteristico. Rumori assordanti, dolcezza melodica, punk e psichedelica sono le basi fondamentali di questo inarrivabile crogiuolo di suoni, un compenetrarsi ansimante di distorsioni laceranti e lucentezza vocale. Una visione psichedelica e virulenta del nostro mondo.

Elenco tracce testi e video

01   Only Shallow (04:19)

Sleep
Like pillow
No one there

Where
She won't care
Anywhere

Soft
As pillow
Touch her there

Where
She won't dare
Somewhere

Sweet
And mellow
Softer there

Feel
Like you grew
Stronger there

Speak
Your trouble
She's not square

Soft
Like her silk
Everywhere

Sleep
Like pillow
Comfort there

Where
She won't dare
Anywhere

Look
In mirror
She's not there

Where
She won't care
Somewhere

02   Loomer (02:40)

Tiptoe down
To the holy places
Where you going now
Don't turn around

Little girls
In their party dresses
Didn't like
Anything there

Pretty boys
With their sunshine faces
Carrying their
Heads down

Tiptoe down
To the lonely places
Where you going now
Don't turn around

03   Touched (00:58)

04   To Here Knows When (05:33)

Kiss
Your fear
Your red button
Falls from my mouth

Slip
Your dress
Over your head
It's been so long

Move
On top
Because that way
You touch her too

Turn
Your head
Come back again
To here knows when

05   When You Sleep (04:13)

When You Sleep

When I look at you
Oh, I don't know what's (true)
Once in a while
And you make me laugh

And I'll see (you) tomorrow
And it won't be long
Once in a while
Then you take me down
Then you walk (away)

When you say 'I do'
Oh, I don't (believe) you
I can't forget it
__ ___

When you sleep tomorrow
And it won't be long
Once in a while
When you make me smile

06   I Only Said (05:36)

07   Come In Alone (04:00)

Come in alone
You'll love
To let go
And I'll turn
You around
When your hopes
Gave me doubts
__ ____
Why I don't need
To believe
What you see
To look up
And around
You were gone
(Words came out)
To a sound
Feel
I'm alive
You will see
(Why I'm alive)
Felt like crying
Over her
I will go
To ____
___ f___ s___

08   Sometimes (05:21)

Close my eyes
Feel me now
I don't know how you could not love me now
You will know, with her feet down to the ground
Over there, and I want true love to grow
You can't hide, oh no, from the way I feel

Turn my head
Into sound
I don't know when I lay down on the ground
You will find the __ __ hurts to love
Never cared, and the world turned hearts to love
We will see, oh now, in a day or two
You will wait
See me go
I don't care, when you're head turned __ _ __
You will wait, when I turn my eyes around
Overhead when I hold you next to me
Overhead, to know the way I see

Close my eyes
Feel me now
I don't know, maybe you could not hurt me now
Here alone, when I feel down too
Over there, when I await true love for you
You can hide, oh now, the way I do
You can see, oh now, oh the way I do

09   Blown a Wish (03:38)

Midnight wish
Blow me a kiss
I'll blow one to you
Make like this
Try to pretend it's true

Show me all your favorite things
Show you all mine too
Make a wish
I'll give it all to you

Welcome to your promises
Welcome to mine too
Caught like this
I'll turn it in with you

Fall apart my bleeding heart
Nothing left to do
Once in love
I'll be the death of you

10   What You Want (05:35)

11   Soon (06:58)

Wake up
Don't fear
I want to
Love you
Yeah (doll of pain)
I let you get to me
Yeah yeah

Come back
Don't be
Afraid of me
Soon
That (I'll harm you)
Your eyes are blue
Blue jewels
Yeah yeah

Come back
Have faith
Someone like you
Can find the reason
Of what I did to you
Yeah yeah

Wake up
Don't fear
I want to
Love you
Yeah (doll of pain)
I let you get to me
Yeah yeah

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Altre recensioni

Di  jeremy

 Se Van Gogh fosse stato un rocker avrebbe suonato così.

 Melodie che stuzzicano l’inconscio liberando ricordi lontani e desideri inespressi.


Di  R13557436

 Ascoltare questo disco è senza dubbio la miglior esperienza sensoriale e metafisica che un uomo possa fare.

 Loveless è la prova dell'esistenza del divino, opera unica che sfugge perfino a se stessa.


Di  joe strummer

 Questo disco è proprio questo, un enorme accumularsi di distorsioni, unite all’urgenza melodica tipicamente inglese e ad un reticolato elettronico inedito fino ad ora.

 "I Only Said" è uno degli apici inarrivabili di tutti gli anni ’90 e dell’intera storia del rock.


Di  theJOKE

 Era il lontano (quasi 16 anni fa) 1991, quando Madre Musica partorì dalle sue gambe nella verde Irlanda un nuovo figlio: LOVELESS.

 Le canzoni dei MBV possono esser considerate 'Surrealiste' perché, come i grandi pittori dell'epoca, hanno saputo incidere immagini trasposte e metafisiche su un disco musicale.


Di  Taxirider

 "Loveless è una suite allucinata e straniante che ci conduce nei recessi della nostra mente."

 "Dischi come questo hanno il raro pregio di stordire al primo ascolto ma, in un secondo tempo, sanno farsi amare oltre ogni limite."