Se “Isn’t Anything” era un ottimo disco fatto di geniali intuizioni, splendide canzoni ed influenze variegate, “Loveless” è la sublimazione di tutto questo e molto di più. Tecnicamente, l’introduzione di strumenti tecnologici favorisce uno sviluppo del volume di suono ancora maggiore. D’altra parte, i My Bloody Valentine, si dimostrano qui incisivi come pochi altri gruppi nella storia.
Siamo di fronte ad un codice espressivo del tutto nuovo, che si affranca definitivamente dagli esempi del passato. Se prima le direttive del gruppo erano il post punk e la psichedelia, ora è impossibile fare distinzioni significative. Queste 11 canzoni sono un’ininterrotta esplorazione del suono, nella quale i muri di chitarre grezze sovrastano ogni altra cosa ed impongono una visione acida della realtà. Shoegaze, appunto. “Fissare le scarpe”, quindi stare chini, attenti solamente a suonare la propria chitarra con più feedback possibili, senza preoccuparsi troppo dei contorni. Questo disco è proprio questo, un enorme accumularsi di distorsioni, unite all’urgenza melodica tipicamente inglese e ad un reticolato elettronico inedito fino ad ora.
“Only Shallow”, la prima traccia, mette subito le cose in chiaro. Un turbinio di chitarre ed effetti elettronici nel quale si innesta poi la dolcezza dream del canto. La formula è subito chiara e perfetta. Le bordate sonore sono ancora più incisive che in passato, le melodie più accattivanti.
“Loomer” è un crepuscolo elettronico; una fiamma arde e brucia l’aria, mentre la neve cade leggera.
“To Here Knows When” unisce il candore tipico del dream pop ad un’asprezza di suoni estrema. La melodia si intravede soltanto; è la sublimazione del caos, vero protagonista del disco, che si espande progressivamente e ci abbandona in una sorta di labirinto.
Sentendo “When You Sleep” ci si dimentica di tutte le melodie limpide del disco precedente, tanto è perfetta ed integrata nel contesto musicale questa. Infatti, spesso ciò che più affascina di questo disco sono i ricami elettronici che si affiancano all’immensa mole di rumore.
“I Only Said” è uno degli apici inarrivabili di tutti gli anni ’90 e dell’intera storia del rock. Una trascesi del piacere. Musica che fa fremere, provoca allucinazioni e scalda il cuore. L’intreccio di rumore ed elettronica raggiunge qui la perfezione; un semplice tema melodico scaturisce dal pulviscolo elettrico, librandosi nell’aere con la grazia di un’aquila ed insiste fino a frantumare le nostre percezioni, in un immersione nei meandri più reconditi della psiche, riecheggiati dal canto in lontananza, così tenue e sfuggente.
Queste cinque canzoni esemplificano tutta l’arte del gruppo. 5 capolavori senza tempo, che ancora oggi suonano futuristici.
Ma il disco continua e troviamo la suadente “Come In Alone”; purtroppo le parole sono finite. È un altro viaggio tra sogno e materialismo, in una fusione di poesia e catrame, a dir poco moderna.
“Sometimes” riprende le sonorità della seconda traccia; nuvole noise oscurano il cielo.
I richiami al dream pop si fanno evidenti in “Blown A Wish”, che allenta la tensione e la trasforma in ipnosi. “What You Want” è uno dei momenti più asciutti e scanditi.
Il finale è affidato ai 7 minuti di “Soon” che protende già verso nuovi sviluppi, più vicini all’house che al rock, altra dimostrazione di quanto i My Bloody Valentine fossero immensi.
Se il primo disco affascinava, “Loveless” stordisce con una potenza ed immediatezza inaudite. Qui c’è tutta l’essenza del rock. Violenza e purezza. Ipnosi e spontaneità. Un disco come questo getta le basi per gli sviluppi del rock, come della musica elettronica; ma anche la musica più popolare avrebbe potuto attingere a piene mani da qui. Il fallimento dello Shoegaze è tuttavia sotto gli occhi di tutti; forse le ambizioni del gruppo erano troppo elevate per poter essere comprese ed apprezzate da tutti. “Loveless” rimane quindi uno strepitoso e sterile balzo in avanti. La potenza innovatrice è stata tale da causare l’implosione del genere stesso.
Ciò che ci rimane è un'opera d’arte come questo disco.
Elenco tracce testi samples e video
01 Only Shallow (04:19)
Sleep
Like pillow
No one there
Where
She won't care
Anywhere
Soft
As pillow
Touch her there
Where
She won't dare
Somewhere
Sweet
And mellow
Softer there
Feel
Like you grew
Stronger there
Speak
Your trouble
She's not square
Soft
Like her silk
Everywhere
Sleep
Like pillow
Comfort there
Where
She won't dare
Anywhere
Look
In mirror
She's not there
Where
She won't care
Somewhere
02 Loomer (02:40)
Tiptoe down
To the holy places
Where you going now
Don't turn around
Little girls
In their party dresses
Didn't like
Anything there
Pretty boys
With their sunshine faces
Carrying their
Heads down
Tiptoe down
To the lonely places
Where you going now
Don't turn around
04 To Here Knows When (05:33)
Kiss
Your fear
Your red button
Falls from my mouth
Slip
Your dress
Over your head
It's been so long
Move
On top
Because that way
You touch her too
Turn
Your head
Come back again
To here knows when
05 When You Sleep (04:13)
When You Sleep
When I look at you
Oh, I don't know what's (true)
Once in a while
And you make me laugh
And I'll see (you) tomorrow
And it won't be long
Once in a while
Then you take me down
Then you walk (away)
When you say 'I do'
Oh, I don't (believe) you
I can't forget it
__ ___
When you sleep tomorrow
And it won't be long
Once in a while
When you make me smile
07 Come In Alone (04:00)
Come in alone
You'll love
To let go
And I'll turn
You around
When your hopes
Gave me doubts
__ ____
Why I don't need
To believe
What you see
To look up
And around
You were gone
(Words came out)
To a sound
Feel
I'm alive
You will see
(Why I'm alive)
Felt like crying
Over her
I will go
To ____
___ f___ s___
08 Sometimes (05:21)
Close my eyes
Feel me now
I don't know how you could not love me now
You will know, with her feet down to the ground
Over there, and I want true love to grow
You can't hide, oh no, from the way I feel
Turn my head
Into sound
I don't know when I lay down on the ground
You will find the __ __ hurts to love
Never cared, and the world turned hearts to love
We will see, oh now, in a day or two
You will wait
See me go
I don't care, when you're head turned __ _ __
You will wait, when I turn my eyes around
Overhead when I hold you next to me
Overhead, to know the way I see
Close my eyes
Feel me now
I don't know, maybe you could not hurt me now
Here alone, when I feel down too
Over there, when I await true love for you
You can hide, oh now, the way I do
You can see, oh now, oh the way I do
09 Blown a Wish (03:38)
Midnight wish
Blow me a kiss
I'll blow one to you
Make like this
Try to pretend it's true
Show me all your favorite things
Show you all mine too
Make a wish
I'll give it all to you
Welcome to your promises
Welcome to mine too
Caught like this
I'll turn it in with you
Fall apart my bleeding heart
Nothing left to do
Once in love
I'll be the death of you
11 Soon (06:58)
Wake up
Don't fear
I want to
Love you
Yeah (doll of pain)
I let you get to me
Yeah yeah
Come back
Don't be
Afraid of me
Soon
That (I'll harm you)
Your eyes are blue
Blue jewels
Yeah yeah
Come back
Have faith
Someone like you
Can find the reason
Of what I did to you
Yeah yeah
Wake up
Don't fear
I want to
Love you
Yeah (doll of pain)
I let you get to me
Yeah yeah
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Altre recensioni
Di jeremy
Se Van Gogh fosse stato un rocker avrebbe suonato così.
Melodie che stuzzicano l’inconscio liberando ricordi lontani e desideri inespressi.
Di R13557436
Ascoltare questo disco è senza dubbio la miglior esperienza sensoriale e metafisica che un uomo possa fare.
Loveless è la prova dell'esistenza del divino, opera unica che sfugge perfino a se stessa.
Di joe strummer
Tutta la musica dei My Bloody Valentine è un perenne scontro tra rumore e bellezza, tra violenza animale e sensibilità divina.
Isn’t Anything porta con sé tutti i semi che daranno poi frutto nel 1991, ma mantiene un suo profilo caratteristico.
Di theJOKE
Era il lontano (quasi 16 anni fa) 1991, quando Madre Musica partorì dalle sue gambe nella verde Irlanda un nuovo figlio: LOVELESS.
Le canzoni dei MBV possono esser considerate 'Surrealiste' perché, come i grandi pittori dell'epoca, hanno saputo incidere immagini trasposte e metafisiche su un disco musicale.
Di Taxirider
"Loveless è una suite allucinata e straniante che ci conduce nei recessi della nostra mente."
"Dischi come questo hanno il raro pregio di stordire al primo ascolto ma, in un secondo tempo, sanno farsi amare oltre ogni limite."