Il 17 febbraio 2017 è uscito l’album di esordio della band piacentina dei Nagual, intitolato “TAT TVAM ASI”; il disco si compone di tredici tracce tutte ricche di contaminazioni e di chiare influenze rock anni ’70/ ’90; un disco dove il leit motiv incita con passione ad essere sempre se stessi. L’album è stato auto-prodotto da Nagual insieme ad Alberto Callegari per la label OrzoRock Music e mixato e masterizzato all’ Elfo Studio di Tavernago.

L’album oltre che essere di alto profilo a livello musicale è anche originale e complesso nella sua essenza, a cominciare dal titolo, infatti la frase Tat Tvam Asi, è un mantra declinato in sanscrito che tradotto significa “Tu sei esattamente come sei”. La band ha dato una spiegazione esauriente sul significato: “ Sé nel suo puro stato originario e primordiale è interamente o parzialmente identificabile con la “Realtà Ultima” che è il terreno e l’origine di tutti i fenomeni”.

Questo album è per la band il debutto che sigla non la fine di un percorso ma un evoluzione importante, una somma di esperienze in divenire che comprendono la creazione di brani originali e inediti alternati da cover uniche di brani dei grandi del rock come i Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake, Soundgarden, Temple of the Dog, Pearl Jam, Rock/Blues anni ’70 e Grunge anni ’90. Un album davvero istrionico e personalissimo che rispecchia il talento e l’impegno di questo gruppo, proveniente dalla provincia di Piacenza e attivo dal 2006, quattro veterani del panorama rock piacentino e pavese.

I brani di punta per me sono “Words for the wind” brano forte, dalla prepotente sonorità che cattura senza mezzi termini, poi la dolce “Defenseless, “Dark lunacy”, e “Dreaming soul mate”, senza nulla togliere agli altri nove, questi sono quelli che mi hanno colpito davvero come un boomerang; da citare anche “My own two demons” brano che con una batteria predominante e ricca di riverberi regala emozioni palpabili; nella sua interezza in ogni caso tutto il lavoro è davvero valido e consigliato, un esordio con i fiocchi e i contro fiocchi, un vero viaggio indietro nel tempo alla musica senza fronzoli elettronici ovvero per dirla con il titolo dell’album stesso “Tat Tvam Asi” cosi come è…quattro anime e musica vera.

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