Verso la metà del 1981 la fiamma della vita di Alan Gowen si spegne... Ma un'altra si riaccende un anno dopo per emettere un'ultima scintilla prima di scomparire per sempre. Sono i National Health che tornano insieme per porre i loro saluti e ringraziamenti all'amico scomparso... E lo fanno in musica, ovviamente.

Le composizioni di Alan vengono eseguite con quell'amore e quella passione che solo i suoi vecchi compagni avrebbero potuto trasmettere efficacemente, rendendo questo "D.S. al Coda" un degno e sentito omaggio ad una figura così straordinaria.

La formazione è la stessa di "Of Queues and Cures", ma le guests che fanno la loro apparizione durante tutto lo svolgimento dell'album, rendono il numero dei musicisti presenti alle registrazioni vertiginosamente elevato. Dave Stewart, Phil Miller, John Graves e Pip Pyle vengono infatti affiancati da Jimmy Hastings, Elton Dean, Amanda Parsons, Barbara Gaskin, Richard Sinclair, Ted Emmet e Annie Whitehead.

Nonostante il sintetizzatore di Dave e l'uso, seppur limitato, della batteria elettronica da parte di Pip, prendano le distanze dalle sonorità dei lavori precedenti (anche se ripeto che l'utilizzo dei nuovi strumenti viene effettuato in maniera molto moderata ed intelligente a dispetto delle mode dell'epoca), i pezzi sono comunque avvolti da quella indefinibile aura magica che li ha sempre contraddistinti e non fanno assolutamente rimpiangere il passato. Il disco ha molto da offrire, variegato senza sbilanciarsi troppo e incredibilmente piacevole nonostante la sua articolatezza (tutti marchi di fabbrica della produzione di Alan).

C'è spazio veramente per tutti: il frizzante tema d'apertura "Portrait of a Shrinking Man" porta in primo piano le trombe di Ted e Annie prima di lasciare il posto all'incontenibile sassofono di Elton, che ruba le scene alle tastiere in più di un'occasione anche in "I Feel a Night Coming On", dove sembra quasi che i due strumenti dialoghino fra loro discutendo di chissà quale argomento, perlomeno finché non arriva a mettere tutti d'accordo la chitarra di Phil. Quest'ultimo si ritrova protagonista nell'esecuzione dei due brevi brani ripresi dalla produzione dei Gilgamesh e si destreggia egregiamente nei passaggi più movimentati (T.N.T.F.X.) come nei più melodici (Arriving Twice). Amanda e Barbara prestano la loro voce in "Tales of a Damson Knight" mentre John e Pip si scatenano nella successiva "Flanagans People", unico pezzo eseguito soltanto dai quattro membri ufficiali del gruppo. Il lato più romantico delle composizioni viene impersonato dal flauto di Jimmy che, prima duettando con la voce di Richard (Black Hat), poi abbracciandosi alle tastiere di Dave (Shining Water), riesuma lo stile sognante dei primi National Health, fino a regalarci un gioiello di incredibile bellezza quale "Toad of Toad Hall", dove le arie graziose e fantastiche intessute dai musicisti ci conducono alla fine di questo ennesimo capolavoro prodotto dalle parti di Canterbury.

La copertina del disco raffigura Alan nel periodo in cui ormai gli effetti della leucemia sono difficili da nascondere, visto il suo incedere inesorabile. Anche il titolo sembra voler indicare quanto velocemente la malattia sia giunta ad ucciderlo, infatti "D.S. al Coda" (che significa "Dal Segno al Coda") è un'annotazione che si usa in musica per saltare dei determinati passaggi, come appunto in questo caso, dove si è tristemente giunti alla fine in modo troppo prematuro.

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