A volte accendi la radio tra le tante hit internazionali ti viene da chiederti: "ma noi italiani da chi siamo rappresentati all'estero?" Il nostro inviadibile panorama musicale spiazza da Luca Dirisio a Paolo Meneguzzi, dai bambini che fanno oh (ma quando mai?) alla marmellata 25 (ma che cazzo vuol dire???). E, mentre questi "artisti" cercano ancora "un senso", altri artisti meno famosi piano piano si insinuano nelle poche fessure ancora vergini del main stream... i Negramaro sono uno di questi.

La loro musica è un mix ben riuscito dei vari tipi di rock di fine anni 90 e un songwriting degno della migliore musica cantautoriale italiana. La prima traccia rende già chiaro il discorso: elettronica, un canto alla Matt Bellamy, un po' di "Sing For Absolution", uno spruzzo di "Yellow" e un po' di malinconia presa in prestito dai Radiohead.
"Mentre Tutto Scorre" è un pezzo che si tuffa tra i fiori di Sanremo per spaventare il fragile udito del delicato pubblico: distorsioni, tranquillità e confusione si alternano fino a scontrarsi nell'esplosivo finale. "Solo3Min" è un dolce pezzo stile Coldplay guidato da un piano malinconico e testo poetico: "come neve fredda scenderei per coprir tutto quello che sei...". Il rock di "Musa" ci porta dritti al pezzo più geniale dell' album: "I Miei Robots" inizia con un coro di bambini che intona la melodia di alcuni tocchi di piano dal sound pienamente english e lascia spazio a una melodia sbarazzina e molto pop; nel ritornello la situazione si capovolge a favore di un rock pesante e nel bridge il tutto si fonde: i bambini che cantano sul piano e su un tappeto di distorsioni... uno sballo! "Estate" è il brano che purtroppo o per fortuna sta prendendo il controllo delle radio in questo periodo, la si sente ovunque, la si vede ovunque, ciò dimostra che a volte in radio si sente qualcosa di intelligente. "Ogni Mio Istante" è una perla di rara bellezza: arpeggi di chitarra classica accompagnati da archi e da una lirica assolutamente emozionante; chiusura commovente eseguita da una chitarra in feedback che imita le gesta degli archi. "Tra nuvole e lenzuola" è una canzone che suona incredibilmente italiana nonostante ci siano ancora gli echi dei Muse e un' immediata somiglianza con "Somebody Told Me" dei Killers. "L' Immensità" è una cover di una vecchia hit italiana fuori dagli schemi dei Negramaro ma molto ben riuscita; la voce del front man qui dimostra di destreggiarsi bene tra improvvisi alti e bassi. "Scomoda-mente" è un' altra buona rock song in cui si parla di trascurare se stessi a dispetto di chi ti crede solo se lo accontenti... sembra di sentire qualcosa dei Subsonica anche se c' è sempre l' ombra di Bellamy & Co.
L' album si chiude in grande stile con la strappalacrime "Solo Per Te": qui i Negramaro hanno pensato ai Coldplay mantenendo però sempre un'occhio sulla lirica della musica leggera italiana; il risultato è un testo che trasuda poesia recitato da una voce da melodramma.

Insomma un cd da avere, perchè questi ragazzi ci mettono l'anima e producono ottima musica; e perchè forse saranno loro a togliere di mezzo la spazzatura italiana (leggi VASCO ROSSI, LAURA PAUSINI, TIZIANO FERRo, GIGI D' ALESSIO... insomma mi sono spiegato no?)

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