Che emozione iniziare a scrivere su DeBaser con una recensione dell'ultimo lavoro di Neil Young!

"Chrome Dreams II" incuriosisce già dal titolo: Neil nei '70 aveva già pronto nel cassetto un album intitolato "Chrome Dreams" appunto, che però è stato abortito. Frammenti di quella meraviglia sono dispersi in album epocali come "Homegrown" e "Rust Never Sleeps".

L'impressione che ho avuto è di un disco abbastanza "inusuale" anche se Neil Young al cento per cento. Il suono è molto bello. "Beautiful bluebird" (canzone degli anni '80, già proposta "live" diverse volte) mi è sempre piaciuta fatta anche dagli International Harvesters", in "country style". In questa nuova veste assomiglia moltissimo, specialmente nell'intro, a "Human Highway". E' lenta, avvolgente, morbida: quasi sofisticata. Godibilissima.

"Ordinary people", (scritta un ventennio fa e gia' ascoltata nei concerti) è a dir poco incredibile e davvero vale l'acquisto del CD. La chitarra è acida e liquida, a tratti sferzante. I fiati sono meno "ingombranti" che nei live fin qui ascoltati e i 18 minuti filano via ...e non te ne accorgi. Avrà anche vent'anni ma davvero non li dimostra. Splendida!
Bellissima anche "Box car" (sempre un ripescaggio degli '80) che perde quell'aurea "Morriconiana" che ha sempre contraddistinto le varie versioni ascotate fino ad ora su bootleg, a vantaggio di un suono più "folk" e più vero. L'uso del Banjo lo trovo azzeccatissimo. "Shining light" è una ballatona strappacuore dal ritmo blando con un coro stile anni '50. E' piacevole ma non è certo uno dei picchi creativi di Young.

"The believer" sembra un outtake di "Are you passionate?". Sicuramente non è lo Young che preferisco anche se suonata dopo "Shining light" può dare un senso di continuità al disco: l'atmosfera è la stessa.
Rottura completa invece quanda attacca l'elettrica "Spirit Road". (Tanto per non fare rimandi, suscita lo stesso effetto di quando su "Are you passionate?" inizia "Goin' Home"). E' bella! Ha una melodia che si assimila immediatamente e la chitarra è tirata. Nulla di nuovo, ma la canzone, con i suoi assoli, scivola via che è una meraviglia.

"Dirty old man" è una di quelle canzoni "punk" (passatemi il termine improprio) come "Piece of Crap" o "Fuckin'up", con un ritmo ossessivo che non lascia spazio alla melodia. Una canzone "dura" che vedrei molto bene suonata coi Crazy Horse. Con "Ever after" si cambia ancora direzione. Una ballata dal sapore country, semplice e dolce come il miele. La definirei "carina" ma senza pretese. "Hidden path" è una gemma elettrica. La chitarra di Neil vola e ci regala momenti magici. Insieme alla straordinaria "Ordinary People" e a "Spirit Road", è la migliore dell'intero lavoro. Da ascoltare e riascoltare perchè si svela piano piano. All'inizio può sembrare un po' ostica ma poi entra in testa e piace da morire. La concusiva "The Way" ha una bella melodia ma è irrimediabilmente rovinata dal coretto di bambini.

"Chrome Dreams II" supera i 60 minuti e si poteva francamente fare a meno di inserirla: il disco ci avrebbe guadagnato. Tutto sommato lo trovo un buon lavoro, un disco non entusiasmante ma con spunti decisamente sopra la media. Da vecchio e incallito fan, posso essere soddisfatto!

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