Cantautrice americana di stampo folk, emersa con l'esordio Dogs (1999). Conosciuta per arrangiamenti scarni voce-chitarra, collaborazioni ripetute con il produttore Steve Albini e per l'apprezzamento di figure come John Peel. Ha vissuto diversi anni a Los Angeles per poi trasferirsi a New York (menzionato nelle recensioni).

Debutto con Dogs (1999); album significativi includono The Blackened Air, Run to Ruin, On Leaving, Riderless Horse. Ha registrato Peel Sessions e ha suonato in festival come All Tomorrow's Parties. Collaborazioni/produzioni ricorrenti con Steve Albini.

Tre recensioni su DeBaser evidenziano Nina Nastasia come cantautrice folk dal timbro drammatico e dagli arrangiamenti scarni, spesso prodotti da Steve Albini. I testi esplorano amore, dolore e relazioni disfunzionali; dischi citati: Dogs (1999), The Blackened Air, Run to Ruin, On Leaving, Riderless Horse. Le recensioni lodano voce, chitarra acustica e l'intensità emotiva.

Per: Amanti del folk intimista, del cantautorato e di voci femminili profonde.

 Riderless Horse è quello che succede quando non si ride più, il nostro sole si eclissa e non si ha più voglia né di ballare né di lavorare a maglia.

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 Una delle cantautrici più misteriose degli ultimi anni, Nina Nastasia, è diventata in breve tempo la pupilla di Steve Albini (sì, "quello" che produceva Rid Of Me di PJ Harvey, Surfer Rosa dei Pixies e In Utero dei Nirvana) e niente poco di meno che la preferita di John Peel (storico dj inglese scomparso da pochi giorni) che, fregandosene di tutti, la presentò come migliore artista del 2003 e la ospitò diverse volte a suonare per le sue sessions su radio BBC.

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 On Leaving però è un disco più semplice ed essenziale dei primi lavori dell'autrice, più lineare e meno sperimentale del predecessore.

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