"Dig Out Your Soul"

Se esiste un frontman migliore per completezza di Liam Gallagher allora scrivimelo.

E' già un giudizio, turbe in apertura, agonismi agonizzo.

Dagli anni 90' dopo la breve storia  grunge, gli Oasis portano all'attenzione l'Inghilterra e il suo rock, superano i Blur sia nelle vendite sia nella capacità di arrivo al pubblico con dei testi di una spontaneità rigogliosa e una freschezza limpida nell'utilizzo di parole congeniali a chi ha svolto la sua vita all'insegna dello "schifo" notturno.

Il britpop forse nasce con il primo disco dei Blur, ma deve molto agli Who e si sviluppa in Italia solo dopo che "Quadrophenia" invade i cinema, già negli anni 80' si inziavano a vedere i primi mod camminare per le strade di roma, con i loro capelli tagliati tramite la messa in testa di una scodella e tagliati tutt'intorno, una specie di Gerge Harrison punk nel modo di essere e porsi.

Nel 2009 forse le spinte propulsive sono terminate o quantomeno diminuite a causa della retorica Modernista e dell'essere al centro dell'attenzione con la maniacale cura dell'estetismo.

Immagine:ragazzo del 2009 che si rasa i peli si mette piercing e rimorchia a spronbattuto.

Chi cresce con dei valori o anche semplicemente chi non ama mettersi in mostra è come Ian Brown che essendo la copia invecchiata di Liam ha sempre un pò vissuto alle spalle del gruppo di "Manciasta" (Manchester per chi è ignorante).

Gli Oasis sono riusciti anno per anno a proporre sempre qualcosa di nuovo nel panorama musicale internazionale riuscendo a richiamare moltissime persone ai loro concerti che finivano alcune volte dopo la prima canzone,  dopo che Liam ubriaco e esanime lasciava partire getti di vomito composito di bile e alchol verso la folla eccitata.

Immagine: vomitini sparsi qua e la.

La loro formula funziona, e come se funziona vendono at high levels tutte le loro copie, che poi si tratta veramente di copie di copie di copie di Wonderwall, Live forever, Don't Go Away, All Around The World riadattate ad un testo nuovo, profondo e personale.

Come ad esempio "I'm Outta Time" canzone scritta da Liam e dedicata a Jhon Lennon, se starò per cadere vorrai essere lì ad applaudire si chiede Liam, che se devo andarmene e nel mio cuore sei cresciuta , è qui che appartieni.

Immagine: i piedi pelosi di Liam Gallagher.

Puzza di piedi, puzza di copiatura.

Poi però vedi i live a Wembley a Coventry, a Londra, a Mancastra (per gli ignoranti Manchester), Liam con la polo dell'umbro con la birra in mano che ripete "You're Fuckin","You're Fuckin""Fuckin Suppnova","Champagne Suppnouva", e ti rendi conto di quanto quell'essere basso con il monociglio e gli occhi dei pupazzi di pezza (pets) ha capito quasi tutto della vita, ha capito come fregarti.

Immagine: Liam che esce da un albergo romano e trova dei ragazzi simili a lui nell'acconciatura e nel vestiario e come una scimmietta a lo specchio li guarda perplesso, ipnotizzato con un pò di amarezza.

E se la scelta è giusta, è giusta e lo sai solo tu.

Ora Liam sta invecchiando e quei zero neuroni che ha in testa non gli hanno eliminato la possibilità di fare una vita migliore della tua. Quelle braccia dietro al corpo, quella bocca che nasconde i denti superiori e mostra quelli inferiori è una trovata come i capelli erbacei e la gaicca e cravatta di Berlusconi (per gli ignoranti quel grande di Berlusconi), puro simulacro, uno spettacolo congeniale per la mente coercizzata della nostra società arretrata a livello di uomo semi sapiens, semi libero, seminatore di sperma.

Immagine: Mediashopping collezione anni 80'.

E se Antonelllino Venditti vorrebbe tornare dalla pelle al cuore (ce deve ritornaaaa), Liam dovrebbe tornare agli esordi quando la spontaneità di quel ragazzo tifoso dei Citizen (manchester city), il suo menefreghismo, erano uno spunto per una generazione che non sapeva più a che santo volgersi.

Nella stagione in cui l'Inghilterra è aperta alla mercè di tutti, e Pit Doherty è diventato ormai sinonimo di "N'do s'annamo a spertusà a venazza" (cit. Amore tossico), non rimane che affrontare le montagne russe con quei due nani-capoccioni dei fratelli Gallagher, che nel loro reiterarsi nella tautologia musicale affermando l'eterno ritorno nichilista, ci fanno ancora sentire l'odore dei kebab di Londra, ci fanno entrare nell'atmosfera di "Cum den-den Town", tra le suicide girl e Mcluhan che sottolineava l'effetto della tecnologia sul corpo umano.

Immagine: Liam sulla tazza, il papa sulla tazza, sexyajax sulla tazza.

Siamo tutti uguali eppure Liam ha la capacità di cambiare morfologicamente ad ogni concerto, da Dublino dove sfoggia una payet bianca e occhialetto alla Jhon Lennon e capello corto, fino ad arrivare al FestivalBar dove con maglietta aperta a mostrare il pelo,capello lungo e cravattina da interpreta una canzone (magistralemente) prende i suoi soldi e di corsa a fumare la bottiglia nei camerini.

"Si Infrangono come vetrate le saracinesche come se non dovessero riprendersi più risalire e riaprire un domani".

Il settimo album della band inglese, uscito il 3 ottobre 2008, dice Noel riguardo l'uscita dell'album che voleva creare un sound ipnotico e non la serie di cori e con la solita impostazione, lascio al gusto personale di voi servi dello stato la decisione finale.

Immagine: utenti di debaser, sigaretta in bocca che prendono la decisione finale.

La critica e il successo di pubblico è stato abbastanza positivo anche se i fun più elitari e malinconici vorrebbero un ritorno alle origini e forse non vorrebbero invecchiare.

Immagine: Ian Brown e Liam Gallagher che si guardano negli occhi e come una scimmietta che si guarda allo specchio si compiacciono dei loro capelli piastrati e nelle loro guance scavate come David Bowie si rispecchiava nei zigomi di Iggy Pop.


  1. "Big It Up"
  2. "The Turning"
  3. "Waiting For The Rapture"
  4. "The Shock Of The Lighting"
  5. "I'm Outta Time"
  6. "High Horse Lady"
  7. "Following Down"
  8. "To Be Where There's Life"
  9. "Ain't Go Nothing"
  10. "The Nature Of Reality"
  11. "Soldier On"
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