Troppo distante... ti ho davanti, ma sei distante da me 6 000 anni luce.....

Troppo cieco per vedere oltre la notte, dedito ad annientare anche l'ultimo rimasuglio di luce che mi era rimasto e che tu stessa avevi messo dentro di me.Troppo grande e troppo profondo per essere compreso e tu, mio bellissimo angelo ,hai deciso di fuggire prima di venire risucchiata da me, orrendo e gigantesco buco nero. La mia immensità ti ha oppresso al punto da farti volare via. Il messia che giunge per salvare chi giace nella disperazione viene contaminato ed è costretto a fuggire per non diventare vittima di chi era intenzionato a salvare; una storia che ho sentito così tante volte da avere la nausea....

Profezie oscure e apocalittiche, presagi che si fanno certezze: la fuga di due astronauti da un pianeta che ormai è spacciato. Il loro avvertimento,b ellamente ignorato da un'umanità troppo impegnata ad affogare in oceani di materialismo e apparenze. Sulle buone intenzioni ci piscia sopra; un'umanità avanti, ma così avanti, da essere indietro anni luce. Gli astronauti non vengono capiti e fuggono, prima che arrivi il domani, prima che la città venga distrutta.

Troppo umani per gli altri umani....

Max Prod costruisce le basi per il rap poeticamente decadente di Polly: dal pop più fine e goliardico di "notte d'oro" si passa al pop barocco e arricchito di "occhi di astronauti" (con l'aggiunta del canto di Francesca Amati) e "nuova sarajevo", senza tralasciare le splendide rap ballads(me lo passate questo termine?) "la ballata del petrolchimico" e " ti ricorderai di me" (che vanta le splendide collaborazioni di Tesuan e Brain). Tutto qui? assolutamente no! Impossibile infatti non citare "giorni di 100 ore", splendido pezzo indie rock arricchito dai fantastici scratch, o "sbarre", pezzo quasi ambient. Gli episodi più convinceti ci vengono però forniti dalla title track e da "tachicardie," (straordinarie sfuriate cyberpunk) e da "spiaggia industriale" (magnifico beat che si regge su una drum machine impazzita e da un synth liquido liquido presente nel ritornello).

Polly d'altro canto si lancia (per quanto siano evidenti i suoi limiti da MC) nella scrittura di testi profondi, ricchi di significati interni e metafore colte. L'incomprensione che diventa tristezza e la tristezza che diventa disperazione. Niente da fare, rimarranno nell'anonimato, ma non importa, perchè quando la città sarà distrutta, loro saranno lontani. Quelli spacciati qui siamo noi....

E a dirla tutta non ha proprio importanza, perchè io stesso sono un mostro capace di corrompere anche il più dolce dei beni. Che venga dunque l'inferno su questa terra ,sono pronto. Il messia è fuggito, gi astronauti pure; non ci(mi) rimane più nulla, se non questo gusto per la distruzione. Perfetto!!!

"è bello vederti sorridere ragazzo" ....

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