Band belga citata nelle recensioni di DeBaser per la capacità di mescolare prog, doom, black e death con approcci sperimentali; membri citati includono il singer Tijs Vanneste e il tastierista Hans Claes.

La band è descritta come un sestetto; sul disco 'The Arrogance Of Ignorance' è presente un'ospitata di Johan Liiva su "In The End". Nelle recensioni vengono citate influenze e affinità con Amorphis, Pain Of Salvation, Opeth, Katatonia, Dimmu Borgir, Dream Theater e Neurosis, e una cover di "Them Bones" degli Alice in Chains.

Le recensioni su DeBaser evidenziano Oceans Of Sadness come una band belga capace di mescolare progressive, doom, black e death con approcci sperimentali. I due album recensiti sono Mirror Palace e The Arrogance Of Ignorance; emergono brani chiave e ospitata di Johan Liiva. Gli elementi ricorrenti sono sperimentazione, arrangiamenti curati e forte attenzione ai dettagli sonori.

Per: Appassionati di metal sperimentale, progressive e doom.

 La bellezza di "The Arrogance Of Ignorance" mi ha rapito e mi ha portato ad apprezzare una band come gli Oceans Of Sadness, capace di miscelare i più svariati aspetti della musica metal (e anche qualcosa di estraneo al metal) e creare dei brani che nonostante la complessità risultano sufficientementi orecchiabili, quel tanto che basta a suggerire il riascolto.

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 Volendosi esprimere per generi potremmo definire "Mirror Palace"un disco che vive dell'unione e della compenetrazione di differenti stili, siano essi prog metal, doom atmosferico, black melodico/sinfonico e death scandinavo, ma non trascurate neppure un certo appeal rock epico/psichedelico.

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