Tempo fa, un mio amico mi fece ascoltare Bark At The Moon, terza fatica del ''Madman'' Ozzy Osbourne.
Ne sono rimasto parecchio colpito, tant'è vero che l'altro giorno, approfittando di un'offerta, me lo sono acquistato originale.

Già dopo una decina di secondi ho cominciato a pensare tra me e me . . . " Non me lo ricordavo così" . . . . Ad esempio, nella prima canzone, la titletrack Bark At The Moon, la risata malefica di Ozzy è stata privata degli eco ed adesso risulta un semplice Ah-ah-ah, e le parti di tastiera sono state abbassate così tanto di volume da risultare quasi impercettibili (. . . ora non vi sto ad annoiare con le numerosissime piccole, ma fastidiose, modifiche presenti in tutte le tracce . . . )
Tuttavia me lo sono ascoltato tutto di filato e devo ammettere che, così conciato, non mi ha lasciato le stesse sensazioni.
Parecchio irritato, mi sono fatto prestare la vecchia versione. . .

Si tratta della versione europea, che si differenzia da quella americana per tre particolari:
1) la canzone Spiders sostituisce Slow Down
2) l'ordine delle tracce è totalmente differente
3) ''Ozzy Osbourne / Bark At The Moon'' è scritto il blu e giallo invece del rosso e giallo della versione americana.

Ora parliamo del disco. . . . sicuramente si tratta di un prodotto notevole, un'ottima commistione tra il metal ed il pop/rock tipico degli anni '80. Ozzy e soci si destreggiano abilmente sia nelle canzoni più potenti che nelle soffici ballad, e Jake E. Lee riesce a rimpiazzare (abbastanza) dignitosamente l'impareggiabile Randy Rhoads.

L'apertura è affidata all'ottima Rock'n'Roll Rebel, dove le chitarre ed un ritmo trascinante conferiscono un'eccellente atmosfera più hard rock che metal vero e proprio.
La successiva Bark At The Moon, è probabilmente la canzone più famosa, nonché la più bella dell'intero disco: una perfetta miscela tra il metal e l'inimitabile stile degli anni '80. Un giro di chitarra tagliente, un ritmo meraviglioso, i giusti tocchi di tastiera ed infine la voce di Ozzy che qui dà veramente il meglio, ne fanno una canzone essenziale nel panorama musicale di quel decennio.
Altro pezzo degno di nota, anche se molto più pop, è You're No Different, dove le tastiere di Don Airey (ora nei Deep Purple) prevalgono sugli altri strumenti e si intrecciano brillantemente con la chitarra, che svolge una funzione di ricamo. Si ritorna a sonorità più graffianti con Now You See It (Now You Don't), che vanta, nel bene o nel male, una produzione tipica degli 80s, con ritmo lineare e batterie molto ''pompate''.
La seconda metà dell'album è introdotta da Forever (meglio nota con titolo americano Centre Of Eternity): campane e coro da chiesa sembrano introdurci a qualcosa di sacro. . . ma dopo poco più di un minuto tutto cambia. Il brano si trasforma in un potente metal che si lascia ascoltare con piacere. Ottima la trovata di aggiungere un leggero eco nel ritornello: la voce del Madman sembra provenire realmente da un'altra dimensione.
So Tired è una ballata dalle atmosfere romantiche, decisamente sopra le righe (da notare l'ottimo lavoro di Airey che, con le tastiere, simula un'intera orchestra): sembra un'ottima rivisitazione in chiave moderna di Changes dei Black Sabbath. . . assolutamente da ascoltare.
La penultima traccia s'intitola Waiting For Darkness. Si tratta, secondo me, dell'unico episodio leggermente sottotono dell' LP. Si chiude con la buona Spider, dove si riprende lo stile di Now You See It: un ottimo giro di basso, ritmo lineare e buon ritornello.

Concludendo mi sento di consigliare ''Bark At The Moon'' in quanto lo considero un ottimo disco. Piacerà sicuramente agli amanti sia dell'hard rock che dell'hair metal, nonché ai nostalgici degli anni '80.

Solo un ultimo consiglio prima di chiudere.
Se proprio volete acquistare questo disco, compratelo in vinile oppure cercate un CD usato (versione europea o americana non importa, infatti cambia solamente una canzone), perchè l'originale è fuori commercio dal 2002.
L'importante è che stiate alla larga da questa versione rimasterizzata (il numero di catalogo è EPIC 502042-2), perchè non è affatto una rimasterizzazione: si tratta di un totale remix, ed è veramente un insulto a questo grande disco.
Il voto 4/5 è per l'originale ovviamente. . .

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