10 Storie di donne. (10) Tori Amos Me and a Gun (2015 Remaster)
per @[Taddi]
Tori Amos è certamente ben conosciuta dai più, e non è la sua storia che voglio raccontare (sebbene la ragazza abbia trascorsi non certo banali), ma una storia ben precisa che la riguarda.
Anzi, io non voglio raccontare niente, perché - da uomo - quella storia mi vergogno a raccontarla e perché - sempre da uomo - so che su certi argomenti, come lo stupro, noi uomini faremmo meglio a starci zitti.
Così la storia la lascio raccontare a lei, attraverso le parole di questa sua canzone, "Me and a Gun", in cui è lei stessa a raccontarci della violenza subita dopo un suo concerto.
Rispolvero, quindi, il titolo di una mia vecchia lista, "tradurre è sempre tradire", perché qui, più di ogni altra volta mi sono visto costretto a tradire ed a stravolgere in modo persino eccessivo la lettera del testo. Sono sempre più convinto che tradurre sia impossibile (poi magari un giorno passerà la rediviva @[Flo] a mandarmi a cacare), ma che si possa solo reinterpretare e riscrivere. Qui - ad esempio - non ho voluto tradurre "gun" con "pistola" , ma con "randello" perchè non si perdesse il violento sottinteso che c'è nel testo e pure "man on my back" non mi sembrava giusto tradurlo col canonico "un uomo alle mie spalle".
Spero di non aver fatto danni ad un testo così forte, lucido ed impegnativo (chi legge, se ne ha voglia, deciderà).
Aggiungo solo che è stata straordinaria la scelta della Amos di incidere il pezzo a cappella. In quella voce sola c'è tutta la fragilità del corpo.
E' una voce nuda.
per @[Taddi]
Tori Amos è certamente ben conosciuta dai più, e non è la sua storia che voglio raccontare (sebbene la ragazza abbia trascorsi non certo banali), ma una storia ben precisa che la riguarda.
Anzi, io non voglio raccontare niente, perché - da uomo - quella storia mi vergogno a raccontarla e perché - sempre da uomo - so che su certi argomenti, come lo stupro, noi uomini faremmo meglio a starci zitti.
Così la storia la lascio raccontare a lei, attraverso le parole di questa sua canzone, "Me and a Gun", in cui è lei stessa a raccontarci della violenza subita dopo un suo concerto.
Rispolvero, quindi, il titolo di una mia vecchia lista, "tradurre è sempre tradire", perché qui, più di ogni altra volta mi sono visto costretto a tradire ed a stravolgere in modo persino eccessivo la lettera del testo. Sono sempre più convinto che tradurre sia impossibile (poi magari un giorno passerà la rediviva @[Flo] a mandarmi a cacare), ma che si possa solo reinterpretare e riscrivere. Qui - ad esempio - non ho voluto tradurre "gun" con "pistola" , ma con "randello" perchè non si perdesse il violento sottinteso che c'è nel testo e pure "man on my back" non mi sembrava giusto tradurlo col canonico "un uomo alle mie spalle".
Spero di non aver fatto danni ad un testo così forte, lucido ed impegnativo (chi legge, se ne ha voglia, deciderà).
Aggiungo solo che è stata straordinaria la scelta della Amos di incidere il pezzo a cappella. In quella voce sola c'è tutta la fragilità del corpo.
E' una voce nuda.
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