Lo fanno uscire nell'Aprile del 1993 l'Ep i Paradise Lost; a pochi mesi dal glaciale e spettrale "Shades Of God" capolavoro Death-Doom che li ha consacrati, insieme ad Anathema e My Dying Bride, come paladini di questa scena musicale nata in Inghilterra nei primi anni novanta.

Una copertina tra le più terrificanti mai viste: l'artwork non è mai stato un punto di forza della band guidata dal vocalist Nick Holmes. Ma si riscattano ampiamente con la musica: tre brani scritti dal gruppo, aggiungendo una cover di una band che li ha parecchio influenzati nella creazione del loro sound. Una ventina di minuti che rappresentano un punto di svolta nella carriera del Paradiso Perduto; abbandonano infatti buona parte dell'estremismo che li aveva contraddistinti agli inizi, aggiungendo quel suono Gothic-Dark che li porterà di li a pochi anni a pubblicare altre due gemme oscure e profonde: "Icon" e "Draconian Times".

E' l'essenziale magnificenza di "As I Die" ad aprire il lavoro: un arpeggio della sei corde di pochi secondi; calma solo apparente che viene interrotta dall'entrata della voce ringhiosa di Nick. Un semi-growl sempre comprensibile che ricorda James Hetfield dei Metallica con la raucedine! A questo punto l'elettricità degli strumenti prende possesso del brano: tensione e melodia si rincorrono fino al termine. Consiglio la visione dell'inquietante video-clip in bianco e nero (del resto il testo racconta di come si giungerà alla morte).

Gli oltre sei agghiaccianti minuti di "Death Walks Behind You" degli Atomic Rooster: lungo tenebroso ed evocativo Hard Rock. Un viaggio a ritroso nel tempo che si spinge fin agli albori degli anni settanta; di inquietante e fredda bellezza. "Eternal", registrata in sede live durante il tour dell'album "Gothic", ci restituisce i primi Paradise Lost: quelli più acerbi e violenti. Pochi minuti di notturno e sadico dolore...RAPE OF VIRTUE...

Ad Maiora.

Carico i commenti... con calma