E' poco che sono su Debaser, e vista la mia idea contraria sin dagli inizi di non scrivere recensioni su questo sito, causa il poco tempo a disposizione ed il mio brutto italo-burocratese, se non avessi incontrato un disco ancora da recensire come questo probabilmente non mi sarei mai cimentato in tal senso, ed invece eccomi qui a provarci...
Tanto per incominciare queste righe, rinverdendo idealmente i momenti da cui questo bel disco prende origine, è giusto farlo con “c'erano una volta, più di 50 anni fa, i Jefferson Airplane…”, tanto per rammentare, per i pochi ancora ignari, quanto gli stessi furono l’emblema della “Summer of Love”, orgoglio del rock americano, e dei Sixties californiani, e fulcro propulsore della colorata scena musicale della Bay Area di allora, più ancora dei coevi Grateful Dead, Quicksilver Messenger Service, Moby Grape, Janis Joplin, etc. etc.
In equilibrio tra folk, rock, acid-blues e pop psichedelico, intrinsicamente legati al “movement” studentesco ed all’attivismo politico dell’epoca, quei Jefferson, erano nati nell’estate del 1965, incarnando autorevolmente nei decenni successivi una certa idea di controcultura hippie giovanile, pacifista e non violenta, frutto di una stagione di espressione creativa e di società libera ed antagonista, e di un mondo “Peace & Love!” svanito con l’inizio dei ’70 insieme al Gruppo in questione; abbandonato da Kaukonen e Jack Casady per fare del rock-blues con gli Hot Tuna, chi rimase continuò come Jefferson Starship, più pop e secondo le mode del momento, mettendo fine all’intero “campionario sognante musical-poetico-concettuale” di prima, passando a dei patinati e curatissimi hits radio-tv friendly, roboantemente orientati verso sonorità spesso hard rock o easy listening, se non banalmente catalogabili come musica d’intrattenimento.
Siamo nel 1973, e come detto la formazione "classica", che ha prodotto album di ottima qualità ascoltabili con piacere ancora oggi, ormai da 3-4 anni non esiste più; mentre i Jefferson, presuntuosamente passati dall’ Airplane originario alla Starship in fuga dalla Terra, dal ‘74 domineranno le classifiche di vendita dei 45 e 33 giri, dopo l’aulico ed ispirato Sunfighter del ‘71, giusto a Maggio del ’73 nasce dall’ensemble “allargato” dei coniugi Paul Kanter/Grace Slick, David Freiberg & C., questo “Baron Von Tolbooth & the Chrome Nun”, ultimo del periodo Airplane ancora in stile west-coast, Disco di scarso successo, seppur di buon livello, non certo ascrivibile tra i più celebrati capolavori dei primi Jefferson.
Malgrado sia successivo all’epopea lisergica, questo Album “solo”, anche se è del '73, vira a ritroso verso la gioiosa e rivoluzionaria ”Flower Power" degli anni ’60, con sonorità morbide e solenni, e ballate sognanti che scorrono piacevolmente veloci; intitolato ai due nicknames con cui David Crosby chiama Paul K. e Grace S., lo stesso aggrega magistralmente la miglior “Squadra” musicale della San Francisco degli anni ‘60, avvalorata da Musicisti di grande spessore come Crosby, Garcia, Kaukonen, Casady, Freiberg, Creach e Traylor, dove G.Slick, splendida e suadente, grazie alla sua voce potente e maestosa, domina tutti i brani forte delle sue capacità canore quasi infinite.
Confortati da bei inserti di piano e chitarra, e dall’uso del mellotron (prima volta per i Jefferson), questo Progetto musicale mostra tanti bei momenti ricchi di fascino, che corrono veloci e piacevoli in una sequenza perfetta di brani in termini di qualità e coerenza, grazie soprattutto alla splendida voce di Grace Slick, magnificamente contornata da quella dei suoi Amici; pare difficile tra i vari brani fare una classifica di merito, poichè tutti incantano in uno esplosivo ed altalenante slalom di pieni e vuoti strumentali, deliziose costruzioni canore, vuoti e pieni, alti e bassi, ed un’infinità di sfumature, toni e colori musicali; a chi può interessare, primeggiano in ordine di ascolto, l’iniziale “Ballad of the Chrome Nun”, la bella “Fat “, con il coro delle Pointer Sisters, ed a seguire “Flowers of the Night”, “Your Mind Has Left Your Body “, “Across The Board”, “Fishman” e la conclusiva “Sketches of China”, dedicata alla figlia di Grace e Paul.
Detto ciò, cercate su Youtube il disco, in questione, visto che c'è sia "full album" che brano per brano, ed ascoltatelo perchè, sono sicuro, vi piacerà, e poi, una volta gradito, se volete compratelo in negozio, perchè la qualità audio aumenta e lo stesso merita l'acquisto.
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