Nέμεσις (Nemesis) dal greco distribuire, fu il nome della dea "Distributrice della Giustizia" mentre in questa ultima fatica di Philip Roth ehm, viene distribuita la poliomielite, con un'epidemia nel 1944 in una comunità ebraica di un quartiere a Newark nel New Jersey (città natale di PR in cui ha ambientato diversi suoi romanzi, tra cui “Pastorale Americana” del 1997, “La macchia umana” del 2000, “Il complotto contro l'America” del 2004 e il primissimo “Addio Columbus” del 1959…) qui soprattutto i bambini sono minacciati di mutilazione, paralisi, invalidità permanente e morte, il panico dilaga nella piccola comunità e a fargli fronte è Bucky Cantor (il quale si occupa del parco giochi e dei suoi giovani alunni anche nel periodo extrascolastico estivo), un insegnante ventitreenne di educazione fisica, vigoroso e rispettoso, lanciatore di giavellotto e sollevatore di pesi, che si sente in colpa perché i suoi deboli occhi lo hanno escluso dal servire in guerra al fianco dei suoi coetanei e intimi amici.

L’amata fidanzata di Cantor (una collega insegnante che lavora come consulente in un campo estivo ebraico) Marcia Steinberg, temendo che Cantor venga contagiato dalla poliomielite se rimane in città durante l'estate, lo implora di lasciare il lavoro a Newark e di unirsi a lei nel suo campo estivo libero dalla pericolosissima malattia.

Cantor vuole stare con la sua fidanzata, e lasciare i ragazzi di Newark si aggiunge agli altri suoi sensi di colpa.

Con l'inevitabilità di un dramma greco, la poliomielite raggiunge anche il campo estivo.

Un campeggiatore muore, molti si ammalano e lo stesso Cantor ne viene colpito.

Ça va sans dire che Cantor si incolpa di aver portato lui la poliomielite nel campo.

Roth esamina alcuni dei temi centrali del contagio: paura, panico, rabbia, senso di colpa, sconcerto, sofferenza e dolore.

Il romanzo termina nel 1971, quando Cantor incontra in una stazione di servizio dove lavora, uno dei bambini del parco giochi di Newark che avevano contratto la poliomielite e sono sopravvissuti da allora, Arnie Mesnikoff.

Raccontandosi gli eventi delle loro vite dal 1944, Cantor gli rivela che, dopo essere stato paralizzato dalla poliomielite, ha insistito affinché la sua fidanzata Marcia Steinberg (nonostante le sue insistenti suppliche di rimanere insieme e sposarsi) lo abbandonasse e si trovasse un marito non mutilato.

Cantor non si sposerà mai, ha fermamente rotto il fidanzamento con Marcia Steinberg nonostante la sua (di lei) resistenza e poi si è lasciato andare alla deriva con strani lavori attraverso una vita solitaria ed isolata.

Cantor è rimasto arrabbiato con Dio e con se stesso, mentre Arnie Mesnikoff ha messo su un business di successo che converte abitazioni ed edifici adattati alle esigenze dei disabili ed è un ateo che vede semplicemente la propria disabilità come una delle coincidenze che devono essere affrontate nella vita umana.

Il romanzo è scritto con la voce narrante di quel bambino del parco giochi (Arnie Mesnikoff) ormai adulto, basato su ciò che Cantor gli aveva detto nel 1971, il quale cerca di soccorrerlo moralmente consigliandogli di “Non essere contro te stesso. C'è abbastanza crudeltà nel mondo. Non peggiorare le cose rendendoti il capro espiatorio”.

Tre curiosità non di più:

Nemesis fu selezionato per il Wellcome Trust Book Prize 2011, che onora "il meglio della medicina in letteratura".

Nel 2012, Philip Roth ha dichiarato ad un intervistatore che Nemesis sarebbe stato il suo ultimo romanzo (il trentunesimo) e così fu.

L'idea per questo romanzo è venuta a PR pensando alla sua ex ragazza Mia Farrow, la quale ha sofferto di poliomielite durante la sua infanzia.

p.s. avendo letto l’ebook più di un anno fa tenevo molte lacune mentali e senza l’ausilio di wikipedia difficilmente mi sarebbe venuta oramai la voglia di scriverne, poiché avrei dovuto rileggermelo una seconda volta, e niente gna a faccio…

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