Nel mezzo del cammin de la mia vita
mi ritrovai per la ragion più oscura
che la copia di "Dark Side" avea smarrita.
Tosto rimedio a simile jattura
posi il dimane, andando in tal bottega
dove li dischi stanno a dismisura
e se qualcuno d'intanto se li frega
poi che alla porta suona il campanello,
cui vanamente poi il tapino nega!
Tanto vale trarre fora il borsello,
vale la pena per simil manufatto,
fatti non fummo per viver senza quello
che quasi ognuno considera adatto
ad ogni usufruente musicale,
sia esso fine oppure mentecatto.
Per il coglione o l'intellettuale
la musega e lo testo prominenti
regalano copiosa gioia, quale
di raro accade. Gli è che parimenti
sta l'equilibrio fra l'arte e tal ruffiano
lo fascino de li arrangiamenti!
Tornato a casa fu lesta la mia mano
a mettere il CD ne lo lettore
ed il mio corpo seduto sul divano
così che lente passarono le ore
a bearmi di chitarra e di tastiere,
d'una corista il gorgheggio ammaliante
mentre che un piano fa sotto il suo mestiere.
Ad essere certosini or mi sovviene:
la batteria, a mio modo di vedere
la bramerei d'un suono più dabbene,
ma è come dissentire sulle pere
de la Canalis. . . Tali a falene
li assoli di chitarra, o qual piacere!
E i testi del cinico bassista
raccontan guerra, soldi, il dispiacere
che sempiterna e tragica esista,
oscura, altra faccia de la Luna,
giacchè sta questa l'umana grande svista:
bramare agi e potere, in una
vita che andrebbe in altro modo
condotta, essì che ciascheduna
de le cose che più ricevon lodo
ad attento esame di coscienza
nessuna diventi come un chiodo
poi lì fisso a generar rancore
nel vivere. Le musiche sì belle
ebber fine ne lo battito di un cuore.
Ancor con un fremito di pelle
riposi il mio CD ne la custodia
e di lì uscii a riveder le stelle.
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