Se qualcuno vi dicesse di gettarvi da un burrone gli dareste ascolto ?

Ma che domanda insulsa!

Già, però se i critici vi dicono che un disco non merita voi lo scartate. Non è la stessa cosa in fondo?
Ecco, "The Division Bell", l'ultimo lavoro dei Pink Floyd è un album svalutato, reputato inutile dai critici per varie ragioni: -Ha fatto troppo successo- I testi non sono più del "grande" Waters-Gilmour, divenuto leader della band, ha fatto partecipare alle musiche diversi, troppi ospiti d'onore. Dunque questi, per gli intoccabili critici sarebbero difetti...

Non voglio svalutare Waters, ma nei suoi ultimi lavori col gruppo era diventato trabordante, onnipresente, insopportabile (In tre parole "The Final Cut"). Idee le sue innovative, contro-tendenza, grandiose, ma in molti casi forzate, in altri semplicemente brutte. "The Division Bell" invece presenta una musica più spontanea, più immediata, che non cerca forzatamente di risultare sperimentale, ma propone all'ascoltatore melodie bellissime nella loro semplicità, come "Poles Apart", "Coming Back To Life" e "Lost For Wards". Tuttavia non dimentichiamoci che siamo sempre di fronte ai Pink Floyd: le atmosfere dell'iniziale "Cluster One" e soprattutto di "Marooned" sono qui per ricordarcelo, così come i diversi intermezzi psichedelici presenti all'interno dei vari brani.

La conclusione è affidata alla pefetta "High Hopes", che si chiude a sua volta in diminuendo sulle note del superbo assolo di Gilmour. Non è forse abbastanza ? Non bastano i milioni di copie vendute e l'affiatamento finalmente ritrovato dagli ormai non più giovani membri della band a dimostrare che quest'album è degno di concludere la loro carriera ?

Per me si, voi ascoltatelo e sarete d'accordo.

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