Polly, io, però, un disco così triste, non lo volevo mica. Già sono tornato dalle ferie col magone. Credi che dopo appena dieci giorni di Sicilia, uno possa affrontare tranquillamente l'autunno? Ero così contento quando ho scoperto che stava per uscire il Tuo nuovo lavoro. E' vero, Ti ho un po' trascurata e dimenticata, negli ultimi mesi, e non ci pensavo proprio. Però, quando ho letto la prima recensione, ero tutto felice. E quando Ti ho vista sul sito di quella televisione norvegese, al piano, mentre intonavi "The Mountain", mi sono subito venuti i brividi. Polly, dopo tutto, lo sai quanto Ti amo ancora.

Polly, lo so che stiamo invecchiando. Lo so che tra un paio di anni ne avrai quaranta anche Tu. Ma non devi ricordamelo. Io avevo bisogno che mi riscaldassi il cuore per un po', non era necessario che durasse fino all'inverno. L'importante era che il freddo non mi entrasse nelle ossa fin da subito. Polly, con queste canzoni non mi aiuti. Lo so che i Tuoi amori finiscono sempre male, ma è così anche per noi. E poi cos'è questa vena spiritualista, non vorrai mica diventare Santa come Patti? Perché Ti sei messa a suonare il piano, non bastano Fiona, Aimee e Tori?

Polly, se mi raggiungi presto, forse riusciamo ancora a farci un week-end di sole al mare. Ti porto a mangiare il pesce. Ci ubriachiamo di vino bianco e poi andiamo a vedere James Holden ovunque suoni. Promettimi almeno che, quando vieni in tour, non lo farai da sola. Perché non chiedi a Blixa di suonare la chitarra? Non potresti fare pace con Albini e chiedergli di produrTi il prossimo disco? Magari lo registri in fretta e furia e lo fai uscire già quest'inverno. Non costringermi a venire fin su nel Dorset a spaccarTi il pianoforte a martellate. Tanto lo so che, con la testa dura che hai, non servirebbe a niente.

Alcuni dettagli tecnici. Le canzoni sono undici. Durano tutte intorno ai tre minuti. Polly Jean, come avrete capito, ha scritto e suonato il disco al pianoforte. Non c'è il suono della chitarra elettrica in tutta l'opera, un po' di acustica ogni tanto. Così come solo in alcuni brani c'è un po' di batteria. Polly Jean canta su un registro più alto del solito e talvolta la sua voce è filtrata. Ci sono sia Flood che John Parish. In più Eric Drew Feldman, già storico tastierista di Captain Beefheart, una delle grandi passioni della Harvey, ma anche con Residents e Pere Ubu, e Jim White di Dirty Three.

Polly, comunque il voto non Te lo metto. Ci sono alcune canzoni molto belle, altre inutili. Ma dare un tre alle cose che si amano non ha senso. Ti prego solo di imbracciare di nuovo l'elettrica e mandare a 'fanculo il mondo per l'ennesima volta. Questa è solo una parentesi. Diavolo, i quaranta devi ancora compierli! Ed io ho sempre bisogno di Te.

Elenco tracce testi samples e video

01   The Devil (02:58)

02   Dear Darkness (03:10)

03   Grow Grow Grow (03:23)

04   When Under Ether (02:26)

The ceiling is moving
Moving in time
Like a conveyor-belt
Above my eyes

When under ether
The mind comes alive
But conscious of nothing
But the will to survive

I lay on the bed
Waist-down undressed
Look up at the ceiling
Feeling happiness

Human kindness

The woman beside me
Is holding my hand
I point at the ceiling
She smiles so kind

Something's inside me
Unborn and unblessed
Disappears in the ether
This world to the next
Disappears in the ether
One world to the next

Human Kindness

05   White Chalk (03:13)

06   Broken Harp (01:59)

07   Silence (03:11)

08   To Talk to You (04:01)

09   The Piano (02:37)

10   Before Departure (03:49)

11   The Mountain (03:11)

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Altre recensioni

Di  biaspoint

 Si otterete del Gesso Bianco, da spalamare o pennellare nelle vostre orecchie, un po' alla volta perchè non è per tutti questo gesso.

 11 splendide Canzoni, tecnicamente cantate, sussurate e urlate alla perfezione, come non avete mai sentito da PJ prima d'ora.


Di  juanito

 'PJ si siede al pianoforte, si lascia andare allo stream of consciousness e con una nuova voce va a toccare nuove corde, nuovi strumenti, nuovi angoli mai esplorati.'

 'La marcia gotica di The Devil sembra la colonna sonora di un film di Tim Burton, evoca brughiere nebbiose dove in una notte senza luna, il diavolo si impossessa dell’anima di una povera fanciulla gentil.'


Di  m

 Questo diamante nero, per stillare questo assenzio dolce e velenoso.

 Poche parole, confuse, accartocciate, strozzate dalle lacrime mai piante.


Di  The_dull_flame

 Non sono mai riuscito a trattenere le lacrime, di fronte a queste splendide composizioni, che spesso non superano i 3 minuti.

 Lei vuole essere succube del diavolo, come canta nell'iniziale, stupefacente e minimalista "The Devil".


Di  luludia

 Come se un lupetto impazzito ululasse con voce di vetro nel chiuso di una stanza...

 Una musica che spacca l’anima e il cuore... Niente di più di quel che deve essere.