Plastic Tree è una band rock giapponese nota per mescolare brit-pop, alternative e grunge in atmosfere spesso oniriche e romantiche. Nei testi e nelle melodie emergono influenze di band come The Cure, Smashing Pumpkins e Nirvana, e la critica italiana (DeBaser) ha più volte evidenziato l'evoluzione stilistica della band.

Nei testi delle recensioni compaiono i nomi dei membri principali: Ryutaro Arimura (vocal), Tadashi Hasegawa (bass), Akira (chitarra), il batterista Takashi (ex) e il successivo batterista Hiroshi Sasabuchi. La band è spesso citata come cresciuta nella scena delle live house di Chiba; diversi album recensiti su DeBaser includono Träumerei (2002), Chandelier (2006), Utsusemi (decimo album nel periodo recensito), Puppet Show (1998) e Nega to Posi (2007).

Le recensioni di DeBaser lodano la capacità dei Plastic Tree di mescolare brit-pop, grunge e new wave in album riconoscibili e sognanti. Alcuni album (Träumerei, Chandelier, Utsusemi, Puppet Show, Nega to Posi, cell.) sono frequentemente citati come pietre miliari della loro discografia. I temi ricorrenti sono il romanticismo, la malinconia e atmosfere oniriche; le influenze dichiarate includono Cure, Smashing Pumpkins e Nirvana. La qualità dei lavori varia nel corso della carriera, ma la critica evidenzia più spesso svolte creative vincenti.

Per: fan del rock giapponese, ascoltatori di alternative/indie rock, appassionati di album malinconici e sognanti

 «È una di quelle belle giornate pulite in cui può volare un uccellino azzurro. Dio non riesce a trovarci e ride. Guardiamo in alto, e fra i rami il cielo è come un puzzle. Quali parole ci vorranno per tenerti con me?» (da Aoi Tori)

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