La vita attraverso i pixel dell'altadefinizione, imposta per mostrarci a pieno la decadenza.

Un viaggio attraverso la fitta coltre di informazione globale.

L'elettronica corona l'atmosfera intrisa di dubstep e pop, abbagliante è l'aggettivo giusto per descrivere la scena.

In un mondo talmente connesso e informato, ogni giorno vediamo il disastro.

Nessuno si impressiona più per i cadaveri davanti alla porta di casa.

Ormai siamo tutti abituati alla tragedia, insensibili al dramma.

Viviamo nella bugia, nell'indifferenza.

"I was confused,
A butcher, i feel nothing"

Supercollider/The Butcher è la concreta prova musicale dell'orrore quotidiano, ignorato dal mondo intero. In questi due brani leggiamo lo stato d'animo dell'uomo nella seconda decade del nuovo millennio, è la musica a fare da narratore, infiltrandosi nelle orecchie di chi ascolta, con un ritmo ipnotico.

Alla fine tutto svanisce, premendo un tasto.

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