Gli Ain Soph sono un gruppo di culto e una leggenda dell’underground italiano che, nel corso del tempo, ha saputo conquistarsi un posto di tutto rispetto nell’ambito della scena europea oscura esoteric-industrial e neo-folk. Gli Ain Soph si sono formati a Roma nei primi anni ’80 pubblicando, inizialmente solo su cassetta, una serie di esperimenti sonori, veri e propri rituali occulti ispirati dalla lettura di testi di magia. Il nume tutelare di queste prime registrazioni era il famigerato mago Aleister Crowley e, in particolare, il suo testo sacro “Magick”. L’approccio alla materia sonora era amatoriale ma godeva di una forza evocativa e di un’atmosfera esoterica che, ancora oggi, non ha perso nulla del suo fascino. Le ambientazioni create sono un degno accompagnamento a qualche testo di “magia” di Julius Evola o del grande Gustav Meyrink. La piccola etichetta romana Misty Circles pubblicò in cassetta i primi 3 lavori degli Ain Soph, un’imponente trilogia dedicata all’universo dei valori della Tradizione. Musicalmente e filosoficamente siamo dalle parti dei primi Current 93, alfieri dell’esoteric-industrial e anche loro inizialmente devoti a Crowley. Gli Ain Soph sono però musicisti dilettanti e i loro album sono, a confronto della Corrente, molto naif e basati su semplici manipolazioni elettroniche. Qualcosa di simile è riscontrabile in Italia nei Sigillum S, altro gruppo industrial che, in particolare in “Bardo Thos Grol”, ha esplorato universi sonori e mistici affini. I due gruppi hanno in effetti condiviso un nastro pubblicato dalla Cthulhu. Ain Soph, prima di essere un tradizionale gruppo, è un’entità che va oltre il mero discorso musicale. Tutto questo rende unici i loro primi dischi tanto che, personalmente, li adoro e li metto davanti ai pur grandissimi Current 93. Successivamente il gruppo romano pubblicherà album più maturi e maggiormente stratificati come “Kshatriya” e “Ars Regia”. Fortunatamente la meritoria etichetta Old Europa Café ha reso disponibile quasi tutta la loro discografia in cd a partire dalla citata trilogia.

L'etichetta di Rodolfo Protti ha pubblicato anche il presente “Rituals”, un mitico “live” risalente al 1985, dunque al primo e leggendario periodo degli Ain Soph. Come recita il booklet si tratta di un concerto privato dal vivo registrato “in una mansarda di un elegante palazzo del 1800 a Piazza Venezia”. Per l’occasione gli Ain Soph erano Thx/Crucifige/Foraenovis/ClauDEDI. In “Rituals” possiamo ascoltare alcuni brani tratti da “I” e “II”. Immaginatevi di assistere, di notte, a un rituale occulto in una chiesa sconsacrata in cui vengono officiati riti blasfemi. La musica contenuta in quest’album è oscura e sembra una degna colonna sonora di un film horror. Questa registrazione non dovrebbe assolutamente mancare a chi ha amato alla follia la loro prima trilogia. Album prodotto da Rodolfo Protti per la Old Europa Cafe.

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