In questi giorni, senza niente da fare, mi sono messo un po’ a rovistare nei cumuli infiniti di dischi che invadono camera mia, e chi escono fuori ? I Red Hot ! Ci ho riso troppo nel riascoltarli, ripensando alla mia infanzia. . . Questo è il primo gruppo rock che ho scoperto, e per il quale ho provato un affetto particolare: all’ età di dodici anni andavo sempre in giro col mio walk-man e la mia cassetta di “ Californication” (l’ album che me li ha fatti scoprire) che col tempo ho sempre più rivalutato negativamente. Sì perché, un bel giorno di un paio di anni dopo, sono finito in un negozio di dischi di Bologna, e ho deciso di comprarmi un altro album dei Peperoncini Rossi. Nell’ indecisione più totale, è stato il commesso ad illuminare il mio cammino, consigliandomi “Blood Sugar Sex Magik” , l'album dei Red Hot, che non avevo mai sentito.

Dopo il primo ascolto, mi sono subito innamorato di questo disco, e non ho sentito altro per almeno un anno, prima di iniziare ad ampliare la mia conoscenza verso altri generi. Ogni commento è vano nel descrivere il pilastro FunkRock anni ’ 90. Niente cazzi, questo disco è da avere assolutamente. Per un corretto ascolto, e lo dico soprattutto ai fan più recenti, vi consiglio di estrarre completamente dalle vostre teste tutto ciò che riguarda “Californication” e “By The Way” , o al limite provate a confrontare anche solo l’ attacco incazzatissimo di “Suck My Kiss” , il mio pezzo preferito, con una canzone qualunque degli altri due album, per rendervi conto del cambiamento (in negativo) che ha caratterizzato i Chili Peppers, sempre più spinti al commerciale e alle canzoncine da classifica. “Blood Sugar Sex Magik” contiene inoltre altre due perle della discografia RHCP, ossia “Under The Bridge” , una tra le più belle canzoni rock degli anni ’ 90, che ha una capacità di coinvolgimento davvero inverosimile, e “Give It Away”, canzone vincitrice del Grammy, che con il suo ritornello è in poco tempo diventata un vero tormentone mondiale (è quella che suonano anche alla Taverna di Boe quando sono ospiti nei Simpson).

Grandissime tracks anche “Breaking The Girl” , “Sir Psycho Sexy” , “I Could Have Lied” e l’ ottima title-track. Sicuramente nelle mie temutissime pagelle (che Paolo Ziliani mi fa una pippa) giudico Flea il “ Man of the match” , che sale in cattedra col suo basso e spacca il culo a tutti con delle composizioni semplicemente divine. Mi piace molto anche Anthony, che interpreta perfettamente tutte le songs con la sua particolarissima voce. Una grande prova anche per Chad alle pelli e per il mio caro John Frusciante alla chitarra, che per qualche misterioso motivo mi è sempre stato un po’ sui coglioni. Tirando le somme, “Blood Sugar Sex Magik” sintetizza alla perfezione lo spirito dei primi Red Hot, che da soli hanno fatto la fortuna di un genere musicale secondo me ormai morto e sepolto.

Carico i commenti... con calma