Chi sono i Rosa Mota? Una nuova rivelazione dell'underground? Un gruppo post-metal o drone? Niente di tutto questo. Cominciamo col dire che i Rosa Mota appartengono al passato, i mitici anni '90, che con il metal e il drone non hanno nulla a che spartire e che pochi, purtroppo, si ricordano della loro breve ma intensa carriera.
Nati in Gran Bretagna dalle menti di Ian Bishop e Julie Rumsey , i Rosa Mota si fanno notare in breve per il loro sound in linea con le proposte più interessanti della scena "alternative" di oltre vent'anni orsono.
Prendete il Post-Punk dei Sonic Youth (periodo "Goo"), atmosfere delicate e debitrici nei confronti dei Cure, frullate il tutto con attacchi chitarristici che ricordano gli Smashing Pumpkins più rabbiosi e otterrete un sound tanto bello quanto inattuale.
Eccovi servito il loro mini-debutto "Drag For A Drag". Un prodotto per certi aspetti vicino a quello dei loro coetanei Therapy? , Whipping Boy e dei più maturi, almeno in senso anagrafico, Jesus & Mary Chain.
Sette brani. Sette brani che non scorderete facilmente e che vi faranno compagnia con il loro incedere ora rabbioso ora psichedelico. Provate ad assaggiare la bontà di antipasti come "Baby Flower" , "Cold"e "Roma". Anticipazioni succulente di quello che verrà presentato in "Wishful Sinking": il loro album maggiormente significativo e del quale, forse, vi parlerò in futuro.
Rivalutateli anche voi e che non rimangano, come accaduto fino ad oggi, il nome di una delle tante formazioni comparse su "Rumore" o "Rockerilla".
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