Più d'una domanda a quel tempo me la feci ossevando la copertina negli espositori dell'edicola sotto casa. Cosa succede nelle pagine di questa rivista? Quale arcano segreto custodisce? Perchè mi sento attratto come col barattolo della Nutella?

C'è voluto poco per capirlo. Ho compreso molte cose che mi sono accadute il quel periodo leggendo e guardando le "profonde" argomentazioni sviscerate nelle sue pagine.

Tipo la figlia della mia vicina di casa, Lia, due anni più piccola di me, che giorni prima mi disse - " Dormiamo il pomeriggio insieme?". Io la liquidai con un semplice - "Il pomeriggio passano Jeeg in TV e comunque dormo solo la notte". Oggi vorrei tornare in quel preciso istante per dirle invece - "Ciao, sono Jeeg e sono tutto d'acciaio!" (con annesso occhiolino).

Ricordo ancora la prima pagina che ho sfogliato e le foto con relative didascalie. C'erano un uomo e una donna distesi su un morbido tappeto bianco che giocavano a dama. Ogni pedina persa comportava un indumento sfilato. Alla fine, quando non ci sono stati più indumenti da lasciar cadere sul tappeto bianco, si sono uniti e non per freddo.

DIN DOOONNN...

- "Salve signora Matide, c'è Lia?"
- "Certo caro, un attimo che la chiamo"
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.............................................................
- "Ciao Lia, ti va di giocare a dama?!"

A quel punto ero io quello avanti col "programma", anzi per lunghi tratti ho pensato persino che quel famigerato giorno volesse veramente dormire. Oggi Lia dorme con 2/3 uomini al giorno.

Così ho scoperto un esercito di suore, infermiere, segretarie, meccanici, dottori, bagnanti, idraulici, postini che avevano tutti un fine comune, seminare gli indumenti sul tappeto bianco. Sono stati giorni dalle fantasie galoppanti, vedevo tappeti bianchi ovunque. Anche i miei amichetti contribuivano ad incendiare le mie fantasie.

- "Quella se l'è passata con mezzo condominio di via Boerio"

Cazzo il mio condominio! Ma come al solito ero sempre schierato nell'altra metà.
Io ero quello che quando si giocava al dottore scriveva le ricette dopo che mio cugino, immedesimato scrupolosamente nella parte del medico di base, visitava a fondo le sue pazienti.
Un giorno (UN SOLO FOTTUTISSIMO GIORNO) in cui mio cugino era a letto con la febbre si decise di giocare comunque al dottore ed io ero il sostituto.

La mia ora è arrivata finalmente!

- "Salve dottore, ho un problema al gomito"
- "Si spogli tutta"
- "Ma che razza di dottore sei?"

EVVAFFANCULOOOO VAAAAA.

Fortuna che avevo la mia Mecca a casa, una sessantina di pagine o poco più di puro piacere, nascosta dietro l'armadio, lontana degli occhi mia madre ma evidentemente vicina a quelli di mio fratello, che dopo averla "consultata" non si preoccupava di rimetterla al posto nel verso in cui la trovava.


Oggi sono un uomo felicemente sposato con prole a seguito. La vita, come una gara di vela, è composta da diverse virate prima d'affrontare il rettilineo finale. Io non ci tengo a vincere e al rettilineo preferisco arenarmi sulla costa ma ci sono cose difficili da sradicare, che ti seguono per tutta l'esistenza.

Me ne sono ricordato proprio oggi quando mia moglie, rigovernando la stanza da letto m'ha detto:

- " Che cosa ci trovi di bello in quel cazzo di tappeto bianco è un mistero".

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