4... 3... 2... 1... Go!
Benvenuti a bordo dell'astronave spaziale Seid, avvertiamo i signori psiconauti che il viaggio durerà 49 min. e le fermate previste saranno 10.
Siamo appena partiti da Trondheim (Norvegia) diretti verso lo spazio, il comandante Jürgen Kosmos vi augura buon viaggio... bzzzt... krzzzzz... (scariche statiche)...

Non stiamo parlando di un disco di prog metal scandinavo, non vi preoccupate! Sebbene norvegesi, i nostri non vanno in giro a bruciare chiese o ad adorare Thor. La loro musica è una miscela acido-psichedelica primi anni '70, che non scade mai nella facile citazione, o peggio, nel plagio sfacciato.
Come i conterranei Motorpsycho, i Seid compongono musica con un occhio rivolto al passato, ma con i piedi ben saldi nel presente, risultando tanto attuali quanto profondamente "vecchi".

Il disco è un perfetto esempio di collage retrofuturista, composto da saliscendi vertiginosi, ritmiche stridenti, cambiamenti repentini, caratteristiche che porterebbero a definirlo "progressive". Ma niente suite di 15 minuti, difatti un solo brano raggiunge gli 8 min.
Già dall'intro strumentale capiamo perché l'artwork dell'album fa riferimento all'utilizzo di funghi allucinogeni; Fire Song parte con un riff sostenuto (Motorpsycho periodo Blissard) a cui si aggiunge addirittura un sitar(!?). Jellyfish è l'esperimento sonoro più ardito dell'album, con il suo duetto fra mellotron (sempre presente) e clarinetto, che sfocia in un finale orientaleggiante.
Da qui in poi solo capolavori: la monumentale 5/4, ipnotica, evocativa e glaciale, grazie al suo arrangiamento di tastiere; Lois Loona e The Tale of the King on the Hill, entrambe riusciti incroci tra folk acido alla Syd Barrett, toni sepolcrali tipo Black Sabbath e cavalcate stile Hawkwind. Infine Red Planet riporta al sound dei Motorpsycho più 60's, con tastiere continuamente in loop, mentre Sleep è un lungo trip con un crescendo finale da brividi. Prima dell’atterraggio il tema iniziale è ripreso dalla titletrack, con tanto di trombe alla Beatles.

Come diceva un tipo di colore anni fa "Space is the place!".

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