I Sepultura quest'anno tornano sulla scena musicale con un nuovo concept album, stavolta basato su Arancia Meccanica (Il libro).
Dopo l'abbandono di Igor Cavalera, i Sepultura (se ancora possiamo chiamarli così), ingaggiano il signor Jean Dolabella alla batteria. La sorpresa è che il nuovo batterista se la cava molto bene, sebbene non raggiungendo i livelli del predecessore. Grazie anche a Derrick Green che comincia a cantare meglio, A-lex apre uno spiraglio di luce per i Sepultura, portandoci dalla violenza di "Moloko Mesto", alle percussioni tribali (alla "Roots") di "Filthy Rot", alla triste "Sadistic Values" e alla geniale "Ludvig Van", rivisitazione dell'ultimo movimento della Nona.
Note negative sono le fastidiose strumentali "A-Lex I,II,III,IV" che si potevano evitare. Anche il concept non è costruito molto bene e sebbene riporti qualche frase letteralmente dal libro ("Allora che si fa, eh?" e la canzone che canta il barbone) non riesce a rendere la storia e l'atmosfera del libro nè tantomeno del film di Arancia Meccanica.
Concludendo, A-lex è un album mediocre ma sicuramente superiore alle ultime fatiche del quartetto brasiliano e potrebbe essere l'inizio di un nuovo capitolo per i Sepultura, ormai al loro venticinquesimo anno di età.
Speriamo.
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Altre recensioni
Di Anatas
Ma questi qui chi cazzo sono? Sono i Sepultura? Certo, e io sono Joe Satriani.
Di voi rimarrà un triste ma buon ricordo.
Di RussianSpring
L'idea del concept mi solleticava parecchio ma anche qui acqua da tutte le parti.
Il growl del cantante è un cantato con voce clean semplicemente urlato per irrigidirlo un po’... rimpiangete Max!
Di Rainbow Rising
I restanti membri hanno colto la palla al balzo, spostando le coordinate della band verso un metal decisamente più sperimentale e coraggioso.
Niente nostalgia, ma un thrash metal progressivo, dal taglio fresco e moderno, protagonista ancora oggi.