Siamo nel 1967, la cosiddetta "Summer of Love" prende piede da San Francisco e la controcultura Hippie comincia a diffondersi nel resto degli Stati Uniti e in Europa predicando pace, amore, fratellanza e libertà assoluta mentre nel frattempo la guerra del Vietnam e, sullo sfondo, la Guerra Fredda continuano incessantemente sotto il comando del presidente americano Johnson. Pur in un contesto decisamente difficile il 1967 sarà un anno particolarmente florido per la musica: in quel periodo escono infatti dischi come "The Piper at The Gates of Dawn" dei Pink Floyd, "The Who Sell Out" degli Who, i primi due album dei Doors e tanti, tanti altri capolavori.

Nel 1967 però viene pubblicato anche l'esordio degli Sly & The Family Stone, il complesso capitanato, per l'appunto, da Sly Stone (all'anagrafe Sylvester Stewart), poli-strumentista e principale compositore della band. Il disco in questione, intitolato "A Whole New Thing", non ebbe particolare successo commerciale nè fu accolto molto bene dai critici e passò quindi inosservato. Nonostante questa falsa partenza Sly Stone fu spronato a rimettersi subito al lavoro e, su consiglio del produttore discografico Clive Davis, decise di prendere i tratti basilari del primo disco (funk/soul con tratti psichedelici) e di renderli più commerciali e appetibili al pubblico. Il risultato fu questo "Dance To The Music".

Nonostante l'atteggiamento svogliato del compositore Stone che, dopo il fiasco dell'esordio, non era molto convinto di un possibile successo di un seguito, "Dance To The Music" ebbe una grande e inaspettata accoglienza: trascinato verso il trionfo commerciale dalla title track, prima vera hit della band, questo disco contiene svariate perle di inestimabile valore, sia qualitativo che storico; che si tratti della già citata title track, o dei 12 esplosivi minuti di "Dance To The Medley", o della seminale "Higher" (che avrà un seguito in "Stand!" con il pezzo "I Want To Take You Higher") o di qualsiasi altra traccia ci si trova di fronte ad un lavoro di livello assoluto, soprattutto se si considera che in questi pezzi si può far caso ai primi segnali della corrente funky che vedrà il suo periodo più florido negli anni '70 e di cui gli Sly & The Family Stone saranno, assieme ad altri artisti come James Brown e i Funkadelic, i pionieri e massimi esponenti. La chitarra quasi impazzita di Freddie Stone (fratello di Sly) e il basso pulsante e deciso di Larry Graham (inventore tra l'altro della tecnica dello slap) formano un connubio perfetto con le varie tastiere, pianoforti, organi, trombe e sassofoni, una base completa e ispirata su cui prendono piede le voci della famiglia Stone e, occasionalmente, di Graham; questo miscuglio formato da soul e R&B corretti con degli accenni di psichedelia danno vita a 40 minuti di altissimo livello e senza un solo punto morto, affascinanti e trascinanti. Per quanto riguarda i testi invece si può notare come Stone non avesse ancora del tutto sviluppato le pretese pacifiste e "messianiche" che, invece, saranno protagoniste nei lavori successivi. Nessun messaggio fondamentale viene filtrato dalle canzoni, nessun tentativo di diffondere la filosofia e le idee imperanti durante la Summer of Love viene compiuto, bensì il disco è intriso di una generale leggerezza e di una sorta di distacco dagli eventi di quel periodo, un fatto sorprendente considerando il particolare contesto storico in cui "Dance To The Music" è stato concepito.

Questo disco rappresenta dunque il primo vero passo del gruppo sulla strada che porterà Sly Stone e la sua "famiglia" verso l'olimpo della musica moderna, traguardo che verrà raggiunto e addirittura superato dai lavori successivi, con i più conosciuti "Stand!" e "There's a Riot Goin' On" in testa. Nonostante sia qualitativamente inferiore ai suoi rinomati successori questo disco non merita comunque di finire nel dimenticatoio, anzi, "Dance To The Music" rimane un lavoro fondamentale e meritevole di lode, la cui unica colpa è se vogliamo quella di essere un capolavoro meno "capolavoro" di altri album difficilmente superabili. Una colpa che si perdona facilmente.

Get on up, music is alive!

Elenco tracce testi e video

01   Dance to the Music (03:00)

Cynthia: Get up and dance to the music!
Get on up and dance to the fonky music!
All: Dance to the Music, Dance to the Music
Freddie: Hey Greg!
Greg: What?
Freddie: All we need is a drummer,
for people who only need a beat
I'm gonna add a little guitar
and make it easy to move your feet


Larry: I'm gonna add some bottom,
so that the dancers just won't hide
Sly: You might like to hear my organ
playing "Ride Sally Ride"
You might like to hear the horns blowin',
Cynthia on the throne, yeah!
Cynthia & Jerry got a message they're sayin':
Cynthia: All the squares, go home!
All: Dance to the Music, Dance to the Music

02   Higher (02:49)

03   I Ain't Got Nobody (For Real) (04:27)

04   Dance to the Medley: Music Is Alive / Dance In / Music Lover (12:13)

05   Ride the Rhythm (02:48)

06   Color Me True (03:10)

07   Are You Ready (02:51)

08   Don't Burn Baby (03:15)

09   I'll Never Fall in Love Again (03:36)

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