È vero, un EP con 4 brani è un pò poco per giudicare definitivamente le qualità di una band nata dalle ceneri degli At The Drive In. In realtà sono solo 3 le canzoni vere, mentre l’ultimo pezzo è un de-mix difficilmente valutabile. Vediamo un attimo di ricapitolare gli eventi che hanno portato agli Sparta: Sul colmo della loro successo Omar Rodriguez e Cedric Bixler abbandonano gli At the Drive In per motivi conflittuali con la band, costringendo i restanti 4 componenti a sciogliere il gruppo. Dopo pochissimi mesi e combattendo contro ogni pregiudizio d’immagine gli stessi (quattro) decidono di riprovarci fondando gli Sparta. A maggio di quest’anno segue quindi l’esordio con l’EP “Austere”, nel quale dimostrano con 3 brani superbi di voler continuare testardamente proprio là dove gli ATDI avevano smesso. E la ricetta continua a piacere e ad entusiasmare. La brillanza e creatività che hanno distinto gli ATDI caratterizzano anche gli Sparta, non c’è dubbio, la base su cui ricostruire un progetto infrantosi in modo drammatico era valida già prima e lo si sente eccome anche negli Sparta. L’EP va inteso come Teaser per il primo album dei Texani, ancora senza titolo e in uscita in estate, ed è capace comunque di far salire la tensione e l’attesa per la prima pubblicazione completa dei ragazzi di El Paso. Tre tracce melodiche e sature, dall’inconfondibile tocco di stile degli ATDI, che personalmente non mi dispiacciono affatto. Ottima anche la voce di Jim Ward, che dal vivo al Knaack di Berlino nonostante l’ottima performance non è ancora riuscito a nascondere l’imbarazzo e il nervosismo per la difficile eredità vocale tralasciatagli. Segno di umiltà e serietà quindi e certamente anche di realismo di fronte al difficile compito di realizzare e maturare un progetto infrantosi quasi per sbaglio. Una bella fusione di rock e hardcore melodico, meno frenetici e più solidi rispetto agli ATDI, con un futuro sicuro alla portata di mano. I brani del nuovo album almeno dal vivo erano convincenti, pertanto in attesa di poterlo ascoltare fra qualche mese dobbiamo accontentarci di “Austere” e contare i giorni che ci dividono forse dal disco più promettente dell’estate. Continuate su questa strada così fra qualche anno ci avrete fatto dimenticare definitivamente gli ATDI !
Elenco tracce e testi
01 Mye (03:31)
I'll qualify this circumstance
broadcast, renew this chance
pin hope on this promise
graduate to a settled score
projects through mansion doors
stand up, dust yourself off
it's troubled now by swelling tide
beached hope and sandstone lies
you're dazed in the moment
This time I'll get it right
you can't defend it, it's predetermined
You know I'll sit at the bottom space
trace lines in the vacant face
it's all about these changes
small flat in a smaller town
steal hope to pass around
you're caught in the memory
These shores aren't out of reach.
02 Cataract (05:09)
Locked up in the distance
in the falter above us
as the contrails pass you spoke your mind
old photos distort you
and you're frowning a smile
as the misery makes us blind
stand down, fall apart and the trouble starts
yeah the trouble starts over again
in the scenes of this casting
where a tragedy follows
as the contrails pass this vacant sky
Disappear, Orlean
away from tarnished golden arsenals
you're laying down again
disappear, Orlean
because your swansong fell on fallen heads
you're laying down again
time goes nowhere
03 Vacant Skies (03:32)
Crumbling around the freefall
This missing air will forever make
Your nerves crawl
Crumbling
We will assume the worst
Encapsulation, fists clenched and falling
Mistakes make it easy
Harmonic turbulence shakes
Ties red booths to magazines
Stand and clear
Harmonic
We will assume the worst
Encapsulation, fists clenched and falling
Mistakes make it easy
Encapsulation, eyes dry and vacant
Mistakes make it easy
Say no more
Say no more
Say, say, no more
Encapsulation, fists clenched and falling
Mistakes make it easy
Encapsulation, eyes dry and vacant
Mistakes make it easy
We recall, it's all meaningless
Green eyes blur, give in easier
and make you blind
We recall, we recall
Simplicity
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