Il Glam Rock, un genere spesso bistrattato. Un genere che è sempre stato considerato "minore", non abbastanza sofisticato da essere Progressive, ne abbastanza robusto da essere Hard Rock. Un genere di cui per i più magnanimi si salvano solo David Bowie ed i Roxy Music. Qualche coraggioso aggiunge alla lista dei Buoni anche i T.Rex, i Queen e gli Sparks. Nessuno ovviamente si sognerebbe di citare tra i grandi nomi quali Gary Glitter, Suzi Quatro, gli Slade, gli Sweet, e chi più ne ha più ne metta. Ma un posticino piccolino nella storia del rock secondo me i Cockney Rebel se la meritano.
Il gruppo è esistito per un paio d'anni, solamente per sfornare due dischi-cardine del Glam, prima di sciogliersi e riformarsi come Steve Harley & Cockney Rebel e suonare quella tanto famosa "Make Me Smile (Come Up And See Me)" che compare in mille pubblicità. Ma il nucleo originale del gruppo ha poco a che fare col pop raffinato di quest'ultima canzone: Steve Harley (voce), Milton Reame-James (tastiere), Jean-Paul Crocker (violino elettrico e chitarra), Paul Avron Jeffreys (basso) e Stuart Elliott (batteria), avevano dato forma ad una personalissima versione del glam rock, molto vicina a certe sonorità progressive. Già dal loro primo disco "Human Menagerie" (1973) si nota la loro più grande particolarità: saper creare canzoni estremamente coinvolgenti ed orecchiabili senza usare praticamente la chitarra. Avete sentito bene, in un'epoca di guitar heroes, i Cockney Rebel affidavano i loro assoli ad un violino elettrico, relegando la chitarra al semplice ruolo di (raro) accompagnamento.
Il loro secondo disco, "The Psychomondo" (1975), conferma ed amplia i punti di forza del gruppo. Iniziando ad ascoltare l’album si rimane subito colpiti da suoni lontani, come se si stesse arrivando nel momento in cui tutto è finito (suoni che riprendono la melodia dell’ultima traccia). Parte “Sweet Dreams”, un breve pezzo costruito principalmente su un assolo di violino, su cui fa ingresso la particolare voce di Harley, caratterizzata da un pesante accento da basso proletariato inglese (Cockney appunto). La canzone non è altro che l’introduzione per la title-track, un tirato duello tra pianoforte e violino, con un cantato delicatamente effeminato, tipico della stagione glam. Seguono i due pezzi più commerciali e farseschi dell’album, “Mr Soft” e “Singular Band”, utili per prendere fiato, in quanto la seconda metà dell’album contiene i veri capolavori.
Una chitarra acustica costituisce la base per “Ritz”, una lunga ed ipnotica canzone in cui la voce modificata elettronicamente di Harley si alterna agli assoli del violino di Crocker. L’atmosfera è depressa e claustrofobica, totalmente all’opposto dell’isterica gioia della prima metà del disco. Segue la splendida ed altrettanto triste “Cavaliers”, sorretta da un bellissimo motivo tastieristico. Poi con “Bed In The Corner” sembra che la situazione si raddolcisca attraverso una delicata ballata pianistica, prima di trasformarsi nel momento “duro” dell’album, “Sling It!”, dove il violino corre impazzito assieme agli altri strumenti.
A concludere la sinfonica “Tumbling Down”, pezzo diventato famoso nella colonna sonora di Velvet Goldmine, che funge da degno epilogo a quello che io considero uno dei più bei episodi del Glam, ma anche del rock in generale.
Elenco tracce testi e video
02 Psychomodo (04:04)
I been losing my head
I been losing my way
Been losing my brain cells
At a million a day
I'm so disillusioned
I'm on Suicide Street
I seen everything
In every shape
Seen 1994 in a terrible state
Seen you Quazimodo
Hanging on my gate
Oh! He was so hung-up and wasted
Oh! He was so physically devastated
He was young enough
He was well-slung enough
I seen my own epitaph
I been to heaven and back
Was introduced to St Peter
We was having a chat
I felt him losing his mind
I began to retreat
But Desdemona and me
We had a ball in a tree
She read my palm in a moment
It was shocking to me
We were so mystified
We scream out of fear
Oh! She was so hung-up and wasted
Oh! She was so physically devastated
She was young enough
She was well-slung enough
Destroyed
I been writing a song
We all been singing along
It's like a mild schizophrenia
Wondering where we belong
Sling it all out the window
Start all over again
Oh! Come into my heart
Come and tear me apart
Wanna be claustrophobic
Got a passion, ha, ha!
I'm so confused
I wish I could die, die, die
Oh! she was so hung-up and wasted
Oh! she was so physically devastated
She was young enough
She was well-slung enough
03 Mr. Soft (03:17)
Mr. Soft, turn around and force the world
To watch the things you're going through
Oh Mr. Soft, believe everything they tell you
And be damned if they'll thank you
You paint everything so cruel
Comin' on like mister cool
Paint your face and shut the gate
No one's comin' home till late
Ooh la, cha
Don't you know, life gets tedious enough
Without this extra grudge to bare
You so slow, shift your ideas, make your mind up
In a jiffy, let's be fair
We'd all be taken off tonight
Turn off your eyes and shut the light
Oh, you're the most, you're so unreal
We'd all be dead without your spiel
Ooh la, oh, take it
Oh Mr. Soft, go to town and bring the dawning
In the morning on your way
Mr. Soft, put your feet upon the waters
And play Jesus for a day
You begin to hear them mumble
Spot the starman, ruff and tumble
Fight the good fights, sling your axe
Watch the speaker, lead the packs
Ooh, here we go again
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