78??? Sucide??? Elettronica psychobilly???

Se ascoltando questo cd vi siete posti tali domande… siete sulla strada giusta! Daltronde è piuttosto naturale rimanere sbigottiti davanti ad un tale cd. Calcolate che il 1977 è stato l'anno i cui tutta la rabbia del punk ha concentrato la sua essenza in gruppi quali Sex Pistols, Ramones e Clash. E già parlando di punk all'epoca si sentiva nell'aria la parola "rivoluzione musicale".

Allora perchè a distanza di un anno, e dico solo UNO, esce un gruppo come i Suicide e nessuno sembra voler sentir parlare della loro musica RIVOLUZIONARIA??? Imputiamo questo fatto alla loro strana attitudine musicale che cozzava letteralmente con la concezione nichilista del primo punk, andandosi col tempo invece a posizionare in un nuovo genere: il POST-PUNK. Tornando però al cd dei Sucide (il nome del gruppo è preso dal titolo del fumetto marvel "Ghost Rider" che in questo caso si chiamava "Satan Sucide". Il gruppo decise di eliminare il "Satan" e lasciare quel nome alquanto amiguo e provocatorio, incline al loro genere musicale) è un lavoro piuttosto minimalista e registrato in maniera alquanto rozza. Nonostante tutto, il duo (Martin Rev ai moog e sinth; Alan Vega alla voce) concentra tutte le proprie idee su questo album di debutto proponendo pezzi romantici "Cheree" o "Che" e pezzi piu studiati e tormentati, come l'agghiacciante "Frankie Teardrop" ove gli urli di Alan raggiungono picchi estremi, tanto da graffiare il disco stesso (no vabbè non fino a questo punto… però!).

Il disco non è adatto a persone che preferiscono un Easy listening, però è anche da dire che è un cd che potrebbe cambiare la vostra concezione della musica. Un "must" per tutti gli alternatives!

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