I Beatles appartengono certamente alla storia del costume degli anni '60, ma i loro meriti musicali sono quantomeno dubbi.
I Beatles furono quattro musicisti mediocri che cantavano ancora canzoni melodiche di tre minuti (le stesse che si facevano da decenni) in un'era in cui la musica rock tentava di spingersi al di là di quel formato (un formato originariamente dovuto alle limitazioni tecniche del 78 giri). I Beatles furono la quintessenza del "mainstream", assimilando nel formato della canzone melodica le innovazioni che venivano man mano proposte dalla musica rock. "Rubber Soul" (dicembre 1965) completò la transizione dal 45 giri all'album e dal Mersey sound al folk-rock.
L'influenza dei 'Byrds' è fortissima. (If I Needed Someone e` un omaggio esplitico, che usa anche un riff di Jim McGuinn). I rock and roll di Drive My Car e Run For Your Life, il piglio esotico di Norwegian Wood (una litania alla David Crosby accompagnata dal sitar, già usato dagli Yardbirds, e forse a imitazione di ciò che avevano fatto pochi mesi prima i Kinks con See My Friends), la pallida psichedelia di Nowhere Man e Rain (con backward vocals, ma ispirata a Eight Miles High, che era entrata in classifica qualche mese prima) spazzolano un repertorio armonico relativamente ampio per i loro standard.
Per quanto i Beatles cercassero il successo nel mondo del rock and roll, era evidente che riuscivano meglio nel vecchio mondo della canzone melodica. Le tenere Girl e, soprattutto, Michelle (uno dei loro classici "lenti" d'atmosfera, per sola chitarra ritmica, coro e basso melodico, nello stile dei gruppi vocali degli anni '50) erano davvero eccellenti nel loro genere, anche se ai tempi vennero considerate "minori" in virtù del fatto che non vantavano ritmo e volume.
Concludendo, "Rubber Soul" è sicuramente uno dei migliori album dei Beatles, ma la vera musica è da ricercare in altre band.
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